Un accordo strategico per una mobilità integrata a Milano
A cento giorni dall’inizio dei XXV Giochi Olimpici Invernali e dei XIV Giochi Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026, il capoluogo lombardo svela uno degli elementi chiave della sua strategia logistica e operativa: la partnership con Uber, designata come sponsor ufficiale dei servizi di ride-hailing per l’evento.
L’intesa prevede l’impiego di oltre 5.000 autisti locali, che opereranno tramite piattaforma Uber per garantire spostamenti rapidi, coordinati e affidabili tra Milano e Cortina d’Ampezzo.
Il focus è quindi su Milano non solo come città ospitante, ma anche come hub strategico di mobilità per gli spostamenti inter-cluster e per l’accesso alle sedi dell’evento.
Mobilità e città: dalle città d’arte alle piste
Nel dettaglio, la collaborazione prevede che Uber attivi corse richiedibili tramite app all’interno dei cluster olimpici e paralimpici, con zone dedicate di pick-up e drop-off presso i luoghi di gara, hub di trasporto e aeroporti.
Per Milano questo significa un’occasione unica per valorizzare la propria rete urbana e i collegamenti extraurbani: dai quartieri centrali agli impianti indoor e agli hub che faranno da porta d’ingresso al grande evento. Il tutto inserito in un sistema che supera i soli trasporti sportivi, mirando a lasciare in eredità un “modello città” più connesso e dinamico.
Vantaggi per Milano e impatto duraturo
La città di Milano, in questa prospettiva, si trova al centro del progetto di mobilità dell’evento. Grazie all’accordo con Uber, si punta a:
- migliorare l’accessibilità alle gare urbane e al centro della città;
- alleggerire il carico sul trasporto pubblico nei momenti clou grazie a ride-sharing complementare;
- lasciare un’eredità in termini di infrastrutture digitali e servizio integrato ride-hailing – trasporto pubblico locale.In altre parole: Milano può sfruttare l’occasione dell’evento internazionale per accelerare verso una mobilità urbana più smart, efficace e moderna.
Sfide e opportunità per il capoluogo lombardo
Non mancano però le sfide: l’area dell’evento è vasta e la logistica non banale, con Milano che dovrà dialogare con le località montane, i collegamenti ferroviari e stradali e un pubblico internazionale. Secondo il comunicato ufficiale, Uber userà mappe in-app in tempo reale, routing dedicato e zone riservate per evitare congestioni.
Per Milano, dunque, è cruciale che queste soluzioni digitali si integrino con le politiche urbane, con le infrastrutture esistenti e con l’ecosistema della mobilità cittadina. Se tutto andrà come previsto, l’impatto può andare ben oltre la durata dei Giochi, contribuendo a una trasformazione duratura.
Milano protagonista di un’eredità oltre lo sport
Il progetto non è solo sportivo: Milano si candida anche come laboratorio di innovazione urbana. Il coinvolgimento di Uber suggerisce che le tecnologie digitali e la logistica on-demand possono diventare parte integrante del tessuto urbano. Come sottolineato da Uber stessa: «il nostro obiettivo è connettere ogni hub e sede dell’evento in tutta l’area nord d’Italia».
Questo significa che Milano non sarà solo scena della cerimonia e degli eventi indoor, ma un fulcro operativo della mobilità olimpica, con potenziali ricadute sul turismo, sul brand della città e sulla qualità della vita dopo i Giochi.






