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Connessione dʼacciaio tra Milano e Valtellina verso i Giochi 2026

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La banda ultralarga al servizio della sicurezza e della sanità nella Città metropolitana di Milano

La Città metropolitana di Milano ha presentato, a Palazzo Isimbardi, un accordo operativo con la Polizia di Stato, l’Ospedale Niguarda e la Open Fiber S.p.A. volto all’interconnessione della rete metropolitana in fibra ottica da Milano alla Valtellina, in vista dei Giochi Olimpici Invernali Milano‑Cortina 2026.  

L’intervento riguarda circa 900 chilometri di infrastruttura in fibra ottica che collegheranno Milano ai presidi sanitari e alle sedi della Polizia in Valtellina, garantendo “connessioni stabili e sicure” in occasione dell’evento olimpico.  

Inoltre è stata sottoscritta una convenzione tra Città metropolitana e Open Fiber per la condivisione delle infrastrutture, in un’ottica pubblico-privato che punta a riduzione dei costi e impatto ambientale.  

Strategia e vision per Milano

La Città metropolitana evidenzia che la rete in fibra ottica, avviata nel 2005, già conta oltre 8.000 km di dorsale.  

Il vicesindaco metropolitano Francesco Vassallo ha sottolineato che «questa infrastruttura poteva essere concepita e implementata solo da un ente di area vasta … che si pone al servizio di un territorio complesso e straordinario».  

L’obiettivo non è solo quello di servire l’evento olimpico, ma di lasciare in eredità digitale un territorio più connesso, intelligente e integrato fra sanità, sicurezza, scuola e mobilità

Ambiti di intervento e benefici

Sicurezza

Il progetto collegherà sedi operative della Polizia di Stato (come la Centrale Operativa Interforze di Valdidentro, l’Ufficio Polizia di Frontiera di Tirano, la Questura di Sondrio e il Commissariato di Sesto San Giovanni) con anelli in fibra ottica ad altissima velocità e ridondati.  

Il questore di Milano Bruno Megale ha evidenziato come la connettività realizzata fino ad oggi abbia già migliorato la sicurezza delle comunicazioni e consentito una migliore gestione dell’ordine pubblico.  

Sanità

L’Ospedale Niguarda svolge un ruolo chiave per le Olimpiadi e il suo direttore generale Alberto Zoli ha dichiarato che la nuova infrastruttura permetterà «telemedicina, teleconsulto, refertazione remota» e una “azzeramento” della distanza tra Milano e le sedi valtellinesi.  

Legacy territoriale

La rete resterà attiva anche dopo i Giochi, diventando base per il progetto Campus Digitale Metropolitano, destinato a connettere scuole, ospedali, trasporti e Pubblica Amministrazione.  

Implicazioni per Milano e dintorni

  • Milano, grazie a questa iniziativa, rafforza il ruolo di hub tecnologico e infrastrutturale in Italia, anticipando l’evento olimpico con visione integrata.
  • La connessione tra Milano e Valtellina, grazie ai 900 km di fibra, non è solo funzionale all’evento, ma costituisce un asset per tutto il territorio lombardo.
  • La collaborazione pubblico-privato (Città metropolitana + Open Fiber) diventa modello per la realizzazione di infrastrutture strategiche.
  • Le applicazioni in sanità e sicurezza mostrano come l’infrastruttura digitale non sia un supporto secondario, ma un elemento centrale per la gestione degli eventi complessi e per l’erogazione di servizi permanenti.

In Sintesi

Milano, con la Città metropolitana e i partner istituzionali, mette a punto un’infrastruttura in fibra ottica che va ben oltre le sfide dell’evento sportivo: è un investimento nel futuro del territorio, della sanità, della sicurezza e della società della conoscenza. I 900 km di rete che dal capoluogo arrivano fino alla Valtellina segnano un salto verso la “rete neurale” del territorio, capace di sostenere applicazioni avanzate e contribuire a fare di Milano e Lombardia un laboratorio digitale aperto al mondo.

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