La Repower Sanga Milano chiude il 2025 nel modo migliore, conquistando una vittoria di grande spessore sul parquet delle Foxes Giussano. Un successo che racconta di solidità mentale, gestione dei momenti chiave e capacità di soffrire, qualità che contraddistinguono le squadre di alto livello. Dopo una partenza brillante delle brianzole, le milanesi hanno preso in mano la gara dalla fine del primo quarto, mantenendo il comando fino alla sirena nonostante una Giussano mai doma, capace di tornare a un solo possesso di distanza negli ultimi due minuti.
Una vittoria che pesa anche in classifica: le Orange restano in corsa per il primo posto, con il verdetto finale legato ai risultati di Costa Masnaga e San Giovanni Valdarno. In caso di successo delle toscane, Milano chiuderebbe in vetta; in alternativa, il girone d’andata si concluderà comunque con un secondo posto già matematicamente certo.
Avvio brianzolo, poi la risposta di Milano
L’inizio di gara è di marca Giussano. La tripla di Nikolova accende subito il pubblico di casa e firma il 7-2 che apre il match. La Repower però reagisce con personalità: Tava e Olson ricuciono lo strappo, riportando Milano a un solo possesso. Le Foxes trovano ancora punti pesanti dall’arco con Nikolova e Valensin, ma le Orange restano agganciate grazie a Olson e soprattutto alle due triple di Marinkovic, che regalano alle milanesi il primo vantaggio della serata sul 13-14.
Il primo quarto resta equilibrato: Valli colpisce da fuori, Marinkovic risponde con continuità, e la Repower chiude avanti 16-18, dando il primo segnale di controllo emotivo della gara.
Secondo quarto di autorità Orange
Marinkovic apre il secondo periodo come aveva chiuso il primo, spingendo Milano sul +4. Valensin prova a tenere vive le Foxes con una tripla, ma Barberis, su assist di Guarneri, replica immediatamente. La difesa delle Orange cresce di intensità e permette a Toffali di colpire in campo aperto, costringendo Giussano al time-out sul 19-24.
Il parziale milanese prosegue con Barberis e Toffali protagoniste, mentre Giussano fatica a contenere il ritmo imposto dalla Repower. Olajide prova a tenere le padrone di casa in partita, ma ancora Barberis, questa volta dall’arco, firma il +9 con cui le squadre vanno negli spogliatoi: 27-36.
Milano gestisce, Giussano non molla
La ripresa si apre con lo stesso copione dell’inizio gara: Nikolova segna da tre, Tava risponde subito. Gli attacchi rallentano, aumentano le palle perse, ma Milano mantiene saldamente il controllo. Toffali trova la penetrazione del +11, prima del nuovo guizzo di Nikolova che, con un gioco da tre punti in contropiede, riporta le Foxes sul -6.
Le Orange non si scompongono: Toffali e Tava ristabiliscono il margine in doppia cifra sul 37-47, dimostrando lucidità nei momenti in cui Giussano prova a cambiare l’inerzia della gara.
Finale caldo, la Repower chiude con esperienza
L’ultimo quarto è il più combattuto. Milano gestisce il ritmo e trova ancora Barberis in taglio per il 39-49, ma Giussano alza la pressione e rientra con Olajide e Pollini fino al -4. Olson è glaciale dalla lunetta, ma la tripla di Valli riporta le Foxes sul -3.
Nel momento più delicato emerge la personalità delle Orange: Tava, su assist di Bestagno, segna la tripla del 50-56. Coach Pinotti deve fare i conti con una situazione falli complicata, con tre giocatrici del quintetto a quota quattro, e Giussano torna ancora fino al -2. È qui che Milano mostra maturità: Marinkovic guadagna viaggi pesanti in lunetta e poi, con un palleggio-arresto-tiro di grande qualità, chiude definitivamente la partita. Il finale dice 57-64 per la Repower Sanga Milano.
Pinotti: «Vittorie così le vincono solo le grandi squadre»
Nel post-partita coach Paolo Pinotti fotografa il senso del successo: «Queste sono partite difficilissime, che vincono solo le grandi squadre. In settimana non siamo mai riusciti ad allenarci al completo, e nonostante questo abbiamo vinto con tanta testa e tanto cuore».
Il tecnico sottolinea anche le difficoltà incontrate durante il match: «Sapevamo che Giussano in casa è pericolosa. Nella seconda parte di gara, oltre alla loro reazione, siamo stati sorpresi da un cambio di metro arbitrale che ha aumentato fischi e tiri liberi. Chiudiamo però un girone d’andata estremamente positivo, con la certezza di essere almeno secondi».
Lo sguardo ora è già al futuro: «Adesso lavoreremo per recuperare tutte le atlete. Ci aspetta la Coppa Italia il 3 gennaio».

