La stagione della Repower Sanga Milano si chiude con una sconfitta per 66-52 sul campo della Panthers Roseto, al termine di un match segnato da episodi sfortunati e un andamento sempre in salita. Le milanesi, prive di Toffali per infortunio al volto già dal secondo quarto e successivamente anche di Cicic, non sono riuscite a completare la rimonta dopo un primo tempo complicato.
Primo tempo in salita per le tigri
L’avvio è equilibrato, con le lunghe del Sanga che trovano buoni canestri, ma è Caloro a guidare le padrone di casa sul primo mini-allungo (12-7). Il capitano Toffali risponde con il canestro del sorpasso (12-13), ma Roseto accelera con le triple di Espedale e i liberi di Coser, chiudendo il primo quarto avanti 26-17.
Nel secondo periodo è Lizzi ad aprire le danze per le abruzzesi, che toccano la doppia cifra di vantaggio. Nori prova a tenere in vita le sue con un break personale, ma la coppia lituana Sakeviciute-Krujunaite risponde con autorità. Si va al riposo lungo sul 43-28 per Roseto.
Il Sanga ci prova nella ripresa, ma non basta
Coach Pinotti tenta la carta della zona in avvio di terzo quarto, ma Roseto buca subito il sistema difensivo con Coser da tre. Le milanesi reagiscono con orgoglio grazie a Zelnyte e Allievi, riducendo lo svantaggio fino al -6 con una tripla della lunga lettone. Ma un’altra tripla, stavolta di Sorrentino, spezza il momento favorevole e ristabilisce il vantaggio abruzzese. Il terzo quarto si chiude sul 58-48.
Ultimo quarto con poche energie e tanti errori
Nei dieci minuti finali gli attacchi si inceppano: servono tre minuti per vedere il primo canestro dal campo, ancora una volta con Sorrentino da tre per il nuovo +14 Roseto. Il Sanga fatica a reagire, sbatte contro la difesa aggressiva delle avversarie e perde lucidità. Guarneri è l’ultima a provarci, trovando il -12 a pochi secondi dalla fine, ma è troppo tardi. Le Panthers chiudono con merito 66-52, festeggiando davanti al proprio pubblico.
Un epilogo sfortunato ma combattuto
Per le ragazze di coach Pinotti, una gara condizionata dall’assenza prolungata di due pedine chiave come Toffali e Cicic, entrambe fermate da infortuni al volto. La squadra ha comunque lottato, mostrando spirito e intensità, ma ha pagato la bassa percentuale da tre punti e la fisicità delle avversarie.
