Simone Inzaghi declina un’offerta da 20 milioni l’anno dell’Al-Nassr e si prepara a rinnovare con l’Inter fino al 2026
No all’Al-Nassr: Inzaghi sceglie la continuità
Simone Inzaghi ha detto «no» a un’offerta da capogiro: l’Al-Nassr, ambizioso club saudita già patria di Cristiano Ronaldo e Brozović, aveva messo sul piatto 20 milioni di euro netti a stagione per affidargli la guida tecnica. Una proposta faraonica, che avrebbe reso Inzaghi uno degli allenatori più pagati al mondo, è stata respinta con fermezza. L’allenatore ha scelto la coerenza professionale e la lealtà al progetto nerazzurro, avviato nel 2021 e già vincente con uno Scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane.
Il progetto conta più dei milioni
L’appeal economico dell’Arabia Saudita è innegabile, ma non sufficiente per chi – come Simone Inzaghi – vede nell’Inter una squadra ancora capace di competere in Italia e in Europa. Il legame con l’ambiente, la sintonia con la dirigenza e la voglia di continuare a vincere hanno pesato più delle cifre. Nel calcio moderno, scelte come queste fanno notizia proprio perché rare: Inzaghi ha dimostrato di non essere solo un abile stratega, ma anche un professionista coerente con i propri valori.
Le ambizioni dell’Arabia Saudita nel calcio
L’offerta dell’Al-Nassr rientra nella strategia dell’Arabia Saudita per aumentare la visibilità della Saudi Pro League. Dopo l’arrivo di fuoriclasse come Mané, Kanté e Neymar, la nuova ambizione è attrarre anche top allenatori europei. Ma la risposta di Inzaghi è un segnale: non tutti si lasciano conquistare dai petrodollari, soprattutto quando si è al centro di un progetto vincente.
Una scelta che vale più di un trofeo
La decisione di restare all’Inter, rifiutando l’oro saudita, rafforza la figura di Inzaghi nel panorama europeo. Il club può ora guardare al futuro con rinnovata stabilità tecnica. E l’allenatore piacentino, da sempre sottovalutato, conferma di essere una garanzia di serietà, ambizione e risultati.