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Il tiro con l’arco ha radici profonde in Italia, intrecciando storia, sport e cultura. Da strumento di caccia e guerra a disciplina agonistica riconosciuta a livello internazionale, questa pratica ha attraversato i secoli mantenendo intatto il suo fascino. Milano, in particolare, ha avuto un ruolo centrale nella sua evoluzione, ospitando eventi chiave e contribuendo alla nascita delle prime federazioni ufficiali.

Le origini del tiro con l’arco in Italia

L’uso dell’arco in Italia risale alla preistoria, quando veniva impiegato per la caccia e la difesa. Durante l’epoca romana, gli arcieri mercenari, spesso reclutati tra i popoli dell’Asia Minore e del Medio Oriente, divennero una componente essenziale delle legioni.

Nel Medioevo, l’arco mantenne un ruolo importante, con città come Venezia e Firenze che disponevano di reparti specializzati di arcieri. Tuttavia, con la diffusione delle armi da fuoco, il suo utilizzo militare iniziò a declinare, trasformandosi progressivamente in un’attività sportiva e cerimoniale.

Milano e la tradizione arcieristica

A Milano, il tiro con l’arco affonda le sue radici nel Rinascimento, quando divenne una pratica diffusa tra le nobili famiglie lombarde, sia come forma di svago che come addestramento per la guerra.

Nel XIX secolo, con la rinascita dell’interesse per le attività sportive e il tiro di precisione, nacquero le prime società arcieristiche. Tuttavia, fu nel dopoguerra che la disciplina ricevette nuovo impulso, portando alla creazione delle prime associazioni moderne.

La fondazione della FITARCO e il ruolo di Milano

Un momento chiave nella storia del tiro con l’arco in Italia avvenne il 17 dicembre 1961, proprio a Milano, quando presso l’Arena Civica venne fondata la Federazione Italiana di Tiro con l’Arco (FITARCO).

Alla creazione della federazione parteciparono le prime cinque compagnie italiane:

  • Compagnia Arcieri di Treviso
  • Compagnia Arcieri di Malpaga Bartolomeo Colleoni di Bergamo
  • Compagnia Arcieri di Gorizia
  • Associazione Balestrieri Arcieri (ABA) di Milano
  • ABA di Roma (successivamente rinominata Compagnia Arcieri Romani)

Come primo presidente della FITARCO venne eletto all’unanimità Massimiliano Malacrida, fondatore dell’ABA di Milano.

Nel 1962, sempre a Milano, si svolse il primo Campionato Italiano con formula a gara singola. Lo stesso anno, l’Italia partecipò per la prima volta a una competizione internazionale: la Coppa Europa FITA a Parigi, con una squadra composta da  Renato Doni, Giovannantonio Malacrida, Luigi Massa, Mansueto Mondin, Giuseppe Oddo, Piero Rivolta e l’unica donna Maria Zonta.

A partire dal 1964, FITARCO si affiliò alla Federazione Internazionale di Tiro con l’Arco (FITA), iniziando a seguire le normative internazionali. Nel 1978 FITARCO ottenne il pieno riconoscimento, diventando ufficialmente l’ente di riferimento per il tiro con l’arco in Italia.

Il tiro con l’arco in Italia oggi

Oggi, il tiro con l’arco è regolato dalla FITARCO e praticato su tutto il territorio nazionale, con club e strutture dedicate. L’Italia ha ottenuto importanti risultati in ambito internazionale, grazie a campioni come Michele Frangilli, Marco Galiazzo e Mauro Nespoli, protagonisti di medaglie olimpiche e mondiali.

A Milano, la disciplina continua a essere molto seguita, con club di prestigio e competizioni nazionali e internazionali. Inoltre, eventi e corsi di avvicinamento permettono a un numero crescente di appassionati di scoprire questo sport che richiede precisione, concentrazione e tecnica.

L’importanza della tradizione arcieristica

Il tiro con l’arco rappresenta una combinazione unica di abilità e disciplina, con radici profonde nella storia italiana. Da strumento di sopravvivenza e guerra a sport olimpico, questa pratica continua a evolversi, mantenendo intatto il suo fascino tra tradizione e modernità.