
Ahma Ndiaye, nato a Lecco il 27 giugno 2007, rappresenta una delle giovani promesse più interessanti nel panorama della kickboxing italiana. La sua storia è caratterizzata da determinazione, sacrificio e una crescita costante che lo ha portato a debuttare come professionista nel gennaio 2025 a soli 17 anni.
Gli Inizi: Dalla Francia all’Italia
Durante l’infanzia, Ahma trascorre un anno e mezzo in Francia, dove pratica sport a livello amatoriale. In questo periodo, ha l’opportunità di allenarsi sotto la guida di un ex campione di boxe, esperienza che segna profondamente il suo approccio alle discipline da combattimento.
Nel 2020, rientrato a Lecco, Ahma decide di dedicarsi alla kickboxing, iscrivendosi alla locale palestra “Kickboxing Lecco”. Nonostante avesse già manifestato interesse per questa disciplina, è solo in quell’anno che inizia un percorso di allenamento strutturato, affrontando con determinazione le sfide imposte dalla pandemia.
La Carriera Agonistica: Dilettantismo e Successi
Ahma debutta ufficialmente nella stagione 2021/2022, partecipando a competizioni dilettantistiche e costruendo un record impressionante: 15 vittorie e 2 sconfitte nei match a contatto leggero, 9 vittorie e 2 sconfitte nei match a contatto pieno. Questi risultati testimoniano la sua rapida ascesa nel mondo della kickboxing italiana.
Nel gennaio 2025, Ahma fa il suo esordio da professionista durante l’evento “Mayhem“. Per prepararsi a questo importante traguardo, si affida al Revival Team per la preparazione atletica, con il supporto di Matteo Vermiglio e Jacopo Perego. La strategia di combattimento è curata dai coach Marco Bolis e Lorenzo Di Vara (campione del mondo di Muay Thai), mentre l’aspetto mentale è seguito dal mental coach Daniele Russo, che introduce Ahma alle tecniche di meditazione. Il nutrizionista Giulio Ghilardi completa il team, garantendo una preparazione a 360 gradi.
Il Sostegno della Famiglia e della Comunità
Proveniente da una famiglia numerosa, Ahma riceve un sostegno incondizionato dai suoi cari, nonostante le naturali preoccupazioni legate a uno sport così impegnativo. Il padre, ex sportivo, si dimostra particolarmente critico ma fiero dei progressi del figlio.
La comunità di Lecco segue con entusiasmo le imprese di Ahma: circa 50 persone assistono al suo debutto professionistico dal vivo, senza avere una passione per questo Sport, ma con la sola voglia di sostenere il giovane fighter. Il locale Smile Lounge resta appositamente aperto per far assistere ai clienti l’evento trasmesso su DAZN.
Il Match di Debutto: Una Prova di Maturità
Durante il suo primo incontro da professionista, Ahma affronta le nuove sfide del regolamento pro, che prevede, tra l’altro, l’assenza del caschetto protettivo e 3 round da 3 minuti. Grazie al suo stile pugilistico, affinato negli anni, riesce a mettere in difficoltà l’avversario, già incontrato e sconfitto nel circuito dilettantistico. Il match si rivela una vera e propria “partita a scacchi”, in cui la strategia gioca un ruolo fondamentale.
Il Significato del Soprannome “Il Black”
Ahma adotta il soprannome “Il Black” come risposta ironica ai pregiudizi razziali. Un episodio emblematico vede un promoter riferirsi a lui con questo appellativo in maniera goliardica; Ahma decide di farlo proprio, trasformandolo in un simbolo di unicità e forza caratteriale.
Prospettive Future: Obiettivi e Sfide
Il prossimo appuntamento per Ahma è previsto al “Taurus Purple Punch” a Lecco, dove affronterà un avversario ancora sconosciuto. Verrà utilizzato un regolamento che non permetterà l’utilizzo delle ginocchiate, una delle tecniche migliori del giovane fighter. Una delle principali sfide sarà rappresentata dal Ramadan, periodo in cui Ahma dovrà conciliare gli allenamenti con il digiuno. Essendo l’atleta di casa, la pressione sarà maggiore, ma Ahma è determinato a offrire la migliore performance della sua carriera.
Il Sogno: Conquistare il Mondo della Kickboxing
Tra gli obiettivi di Ahma vi è la conquista del titolo italiano e il successivo trasferimento all’estero per competere nelle grandi promotion internazionali, come la GLORY. Inoltre, nutre l’ambizione di passare alle MMA professionistiche, mirando a organizzazioni prestigiose come UFC e PFL.
Conclusione
La storia di Ahma Ndiaye è un esempio di come passione, dedizione e supporto familiare possano condurre a traguardi significativi nello sport. Con una carriera in rapida ascesa e obiettivi ambiziosi, Ahma rappresenta una promessa luminosa per il futuro della kickboxing italiana e internazionale.
