
Collignon-Sachko finalisti Atkinsons Monza Open 2025. Foto di Francesco Panunzio
Un debutto da incorniciare per il torneo monzese
Raphaël Collignon ha rispettato le attese: il belga ha trionfato nella prima, storica edizione dell’Atkinsons Monza Open 25, torneo del circuito ATP Challenger disputato sui campi in terra rossa del Villa Reale Tennis. Accreditato come prima testa di serie, Collignon ha vinto da favorito, senza mai tradire tensioni o cali di concentrazione, dimostrando perché si trova stabilmente tra i primi 100 del ranking mondiale.
In finale ha battuto l’ucraino Vitaliy Sachko, classe ’97, con il punteggio di 6-3 7-5 in 97 minuti di gioco, controllando sempre il match salvo un breve passaggio a vuoto nel secondo set. Un risultato che gli vale il quarto titolo ATP Challenger della carriera, un assegno da oltre 20.000 euro e 100 punti ATP che lo proiettano al numero 83 del ranking mondiale.
La finale: Collignon implacabile, Sachko generoso ma stanco
Sin dalle battute iniziali della finale è stato chiaro che la freschezza atletica e la solidità mentale sarebbero state le chiavi del match. Collignon, 23 anni, nato a Rochester (Minnesota) ma con nazionalità belga, ha imposto il proprio ritmo, approfittando anche delle fatiche accumulate da Sachko nei turni precedenti: quasi nove ore di gioco in quattro incontri e un fastidio all’anca, che ha richiesto anche l’intervento del fisioterapista al termine del primo set.
Nonostante la reazione dell’ucraino, bravo a recuperare da 5-4 a 5-5 nel secondo parziale, il belga ha stretto i denti e alzato nuovamente il livello nel momento decisivo: «Sono riuscito a rimanere concentrato e a giocare il mio miglior tennis nei momenti più importanti», ha dichiarato il vincitore.
Le parole del campione: «Un torneo organizzato in modo impeccabile»
Alla cerimonia di premiazione, Collignon ha voluto sottolineare l’eccellenza organizzativa della manifestazione:
«Sono partito come prima testa di serie – ha detto – e quindi tutti si aspettavano che vincessi, ma è stata una settimana complessa, con tanti ottimi avversari. Sono riuscito a giocare quasi sempre il mio miglior tennis, rimanendo molto solido a livello mentale. Un aspetto che ha fatto la differenza. Sono davvero felice per questo successo, che mi dà la garanzia di entrare nel tabellone principale a Roland Garros e Wimbledon. Se ne avrò l’occasione tornerò a Monza più che volentieri: capita raramente di trovare un torneo organizzato così bene fin dalla prima edizione».
Un successo organizzativo e di pubblico
L’Atkinsons Monza Open 25 ha sorpreso positivamente sotto ogni punto di vista. Ben 64 incontri disputati in otto giorni, un livello medio di gioco molto alto, e soprattutto una partecipazione di pubblico da record, con oltre 20.000 spettatori complessivi.
Anche la pioggia di domenica mattina non ha rovinato i piani: la finale è stata semplicemente posticipata di un’ora, a conferma della reattività e della qualità dell’organizzazione.
Il presidente del Villa Reale Tennis, Cristiano Crippa, ha voluto ringraziare chi ha reso possibile tutto questo:
«Per noi è stata una cavalcata trionfale. Il club si è illuminato di tante stelle meravigliose e siamo felicissimi di come sia andata. Dobbiamo ringraziare tantissime persone: in particolare gli sponsor, senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile, e i frequentatori del circolo, che hanno risposto in maniera incredibile. Questo non è un traguardo, ma l’inizio di un percorso straordinario».
La visione per il futuro: «Vogliamo una tappa fissa del circuito»
Giorgio Tarantola, direttore del torneo, non nasconde la soddisfazione e guarda già al futuro:
«I risultati di questa prima edizione sono di gran lunga superiori a ogni più felice aspettativa. Il pubblico è stato numerosissimo fin dal primo giorno, per un totale di oltre 20.000 spettatori nell’arco della settimana. Abbiamo assistito a tanti incontri di alto livello e ricevuto un ottimo riscontro da sponsor e media. Ma non ci accontentiamo: siamo già al lavoro per l’edizione 2026, per rendere questo torneo una tappa fissa del calendario ATP».
Un trampolino per giovani promesse
Oltre alla vittoria di Collignon, l’Atkinsons Monza Open 25 ha rappresentato anche una vetrina per i giovani talenti, tra cui l’italiano Jacopo Vasamì, classe 2007, che ha raggiunto i quarti di finale con una prestazione da incorniciare. La sua presenza ha suscitato grande entusiasmo tra gli appassionati, a conferma che il torneo può diventare un punto di riferimento per scoprire le nuove leve del tennis europeo.
Una settimana da ricordare
Il successo dell’Atkinsons Monza Open 25 non è stato solo sportivo, ma anche mediatico e organizzativo. I numeri, l’entusiasmo del pubblico, la qualità dei match e la soddisfazione degli atleti certificano la nascita di un evento che ha tutte le carte in regola per diventare una tappa di riferimento nel circuito ATP Challenger.
Collignon se n’è andato da Monza con un trofeo in più in bacheca, ma anche con l’impressione di aver partecipato a qualcosa di speciale. E lo stesso vale per pubblico, media, sponsor e organizzatori. Monza ha fatto centro al primo colpo.