L’Inter vince ai supplementari una sfida indimenticabile: Sommer è decisivo, Acerbi firma un gol storico, Frattesi completa l’opera. Il Barcellona esce con onore.

Un capolavoro da Finale

Inter e Barcellona hanno regalato al pubblico di San Siro e a milioni di spettatori una partita che resterà nella memoria collettiva del calcio europeo. Dopo il 3-3 dell’andata, il ritorno si è concluso 4-3 per l’Inter dopo i tempi supplementari, fissando il totale su un pirotecnico 7-6. È la notte dei campioni, dei cuori forti, delle prestazioni leggendarie. I nerazzurri vanno a Monaco, trascinati da una squadra coraggiosa, compatta e orgogliosa.

Inter, i voti di una notte leggendaria

Yann Sommer – 9
Tre parate decisive, sicurezza costante. Partita monumentale, entra nella storia del club.

Yann Bisseck – 6
Buona gestione nel primo tempo, cala nella ripresa. Prestazione dignitosa.

Matteo Darmian (dal 71’) – 6,5
Subentra con ordine e sacrificio, utile nei momenti di maggiore sofferenza.

Francesco Acerbi – 9
Gol decisivo e presenza da leader. L’eroe inatteso, ha fatto la differenza nei momenti chiave.

Alessandro Bastoni – 7
Preciso in copertura, meno brillante in impostazione. Ma tiene botta con coraggio.

Denzel Dumfries – 8
Due assist e un instancabile lavoro sulla fascia. Decisivo e concreto.

Stefan De Vrij (dal 108’) – 7
In pochi minuti riesce a imporsi con autorità e concentrazione.

Nicolò Barella – 7
Corre, contrasta e lotta per tutta la gara. Fondamentale nei meccanismi di centrocampo.

Hakan Çalhanoğlu – 7
Freddo dal dischetto, meno preciso nei passaggi. Ma resta un pilastro tecnico.

Davide Frattesi (dal 79’) – 8,5
Gol qualificazione, energia pura. Decisivo come pochi.

Henrikh Mkhitaryan – 7
Esperienza al servizio della squadra. Tatticamente impeccabile.

Piotr Zielinski (dal 79’) – 6,5
Entra con intelligenza, gioca con attenzione. Gestisce bene la pressione.

Federico Dimarco – 7
Avvio aggressivo, ruba palla e innesca l’azione dell’1-0. Esce dopo un’ora.

Carlos Augusto (dal 55’) – 5
Soffre Yamal e sbaglia sul gol del 2-2. Serata complicata.

Marcus Thuram – 7,5
Meno appariscente che all’andata, ma serve l’assist del 4-3 e lotta fino allo sfinimento.

Lautaro Martínez – 7,5
Gol, rigore procurato, sacrificio. Gioca acciaccato ma dà tutto.

Mehdi Taremi (dal 71’) – 6,5
Assist intelligente per il gol di Frattesi. Poco tempo, ma grande impatto.

All. Simone Inzaghi – 8
Ha costruito un gruppo solido e mentalmente fortissimo. Merita la finale.

Barcellona, i voti di una squadra che ha lottato fino all’ultimo

Wojciech Szczęsny – 6,5
Non può nulla sui gol, ma evita un passivo peggiore. Reattivo e attento.

Eric Garcia – 7
Uno dei migliori in maglia blaugrana. Propositivo e solido, impegna anche Sommer.

Fort (dal 98’) – 5.5
Gioca poco e spreca troppi palloni

Pau Cubarsí – 6
Buon primo tempo, ma viene sostituito nei supplementari per stanchezza.

Gavi (dal 106’) – 6
Prova a dare ordine nel finale ma senza incidere realmente.

Iñigo Martínez – 5,5
Poco sicuro, subisce la pressione nerazzurra. Sostituito.

Ronald Araújo (dal 76’) – 6
Meglio del compagno che sostituisce, ma non riesce a cambiare l’inerzia.

Gerard Martin – 6.5
Soffre in fase difensiva ma regala due assist perfetti.

Pedri – 6,5
Tocchi illuminanti e tentativi di costruire gioco. Tra i più ispirati.

Frenkie de Jong – 6
Fa il suo, ma senza lampi. Molto impegno, poca incisività.

Lamine Yamal – 8
Talento purissimo, mette in difficoltà Dimarco e poi Carlos Augusto. Sfiora anche il gol.

Dani Olmo – 6,5
Generoso, sempre nel vivo dell’azione. Uno dei più pericolosi.

Fermín López (dall’83’) – 6
Entra con voglia, ma non trova spazi utili.

Raphinha – 6,5
Ottima prima parte, poi cala. Crea scompiglio ma non trova la zampata decisiva.

Ferran Torres – 6
Impegno e movimenti intelligenti, ma poca efficacia.

Robert Lewandowski (dall’90′) – 5,5
Poco coinvolto, mai davvero pericoloso. Prestazione deludente.

All. Hansi Flick – 6
La squadra gioca bene a tratti, ma non riesce a contenere l’Inter nei momenti chiave.

La finale attende: Inter a Monaco, sogno Champions

La qualificazione alla finale di Champions League è il premio a un percorso di grande continuità. Dopo aver eliminato Atletico Madrid e Barcellona, l’Inter può legittimamente credere di poter sollevare la coppa. Inzaghi e i suoi ora guardano a Monaco, dove li attenderà la vincente tra Paris Saint-Germain e Arsenal. La città sogna, la squadra lotta. E il traguardo è sempre più vicino.