
Simone Inzaghi, tecnico FC Inter
Nel corso della semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Inter e Milan, Simone Inzaghi ha espresso una veemente protesta nei confronti dell’arbitro Daniele Doveri e del quarto uomo, Gianluca Aureliano. Con il risultato ormai compromesso, Inzaghi ha chiesto esplicitamente di non concedere alcun minuto di recupero, esclamando: «Non voglio il recupero! Non mi prendete per il c…!». Questa reazione ha suscitato un acceso dibattito tra gli addetti ai lavori e ha attirato l’attenzione dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA).
La posizione dell’AIA e le direttive arbitrali
Secondo quanto riportato da Fanpage.it, l’AIA ha espresso disappunto per la gestione dell’episodio da parte dell’arbitro Doveri e del quarto uomo Aureliano. Le nuove direttive federali stabiliscono che i minuti di recupero debbano essere assegnati indipendentemente dal risultato, specialmente in presenza di numerose sostituzioni o perdite di tempo durante la partita. Inoltre, l’AIA ha ribadito la necessità di tolleranza zero nei confronti delle proteste da parte di allenatori e staff tecnico, una linea che, in questo caso, non è stata rispettata.
Le regole del gioco e la discrezionalità dell’arbitro
Il regolamento del calcio, in particolare la Regola 7, stabilisce che ogni periodo di gioco debba essere prolungato per recuperare il tempo perso a causa di infortuni, sostituzioni o altre interruzioni. Tuttavia, la durata del recupero è a discrezione dell’arbitro, che può decidere di non assegnarlo in casi eccezionali, come quando il risultato è ormai definito e non vi è più possibilità di cambiamenti significativi. La regola deve essere seguita per non rischiare di falsare statistiche che possono influire al fine della stagione o per le partite di coppa successive come per esempi cartellini gialli e rossi o gol segnati che contribuiscono alla differenza reti.
Le reazioni degli esperti e precedenti simili
Alcuni ex arbitri, come Gianpaolo Calvarese e Luca Marelli, hanno sottolineato l’importanza di attenersi al regolamento, affermando che, sebbene la decisione di non concedere il recupero possa essere comprensibile in determinate circostanze, è fondamentale rispettare le norme per garantire la correttezza e l’integrità del gioco. Un episodio simile si era verificato nel 2012, durante la finale degli Europei tra Spagna e Italia, quando il portiere iberico Iker Casillas aveva chiesto all’arbitro di non prolungare ulteriormente l’incontro, considerando il risultato ormai deciso.
Conclusioni e prospettive future
L’episodio verificatosi nel derby di Coppa Italia tra Inter e Milan evidenzia la complessità delle decisioni arbitrali e l’importanza di una comunicazione chiara e rispettosa tra allenatori, giocatori e ufficiali di gara. Mentre l’AIA ha ribadito la necessità di rispettare le direttive federali e di mantenere un comportamento professionale in campo, è fondamentale che tutte le parti coinvolte collaborino per garantire il corretto svolgimento delle competizioni e il rispetto delle regole.