Luca Banchi, uno dei tecnici italiani più apprezzati a livello internazionale, ha ufficialmente concluso la sua parentesi all’Anadolu Efes. E, al tempo stesso, ha declinato il corteggiamento dell’Olimpia Milano, ponendo fine ai rumors che lo volevano nuovamente alla guida del club meneghino. Quanto alla Nazionale, nessuna trattativa concreta: «Sono solo chiacchiere», precisa.
L’esperienza all’Anadolu Efes: «Una famiglia che vinceva e perdeva insieme»
Intervistato da Il Tirreno, Banchi ha tracciato un bilancio molto positivo dell’avventura in Turchia: «È stata un’esperienza bellissima – racconta – mi hanno fatto sentire subito a casa. Siamo diventati una famiglia, che vinceva e perdeva insieme». Subentrato a stagione in corso, il coach italiano ha preso una squadra al 14° posto in Eurolega e l’ha guidata fino ai playoff, sfiorando la qualificazione alle Final Four.
«Ho trovato un grandissimo livello – aggiunge – e un club con un budget importante, anche se in una fase di crisi. Sono felice di aver contribuito alla risalita. Finito il contratto di sei mesi, ho lasciato spazio a Igor Kokoskov, con il quale l’Efes aveva già un accordo da tempo».
Rifiutata l’Olimpia Milano: «Non c’erano le condizioni per un ritorno»
Negli ultimi giorni, il nome di Banchi era stato accostato con insistenza all’Olimpia Milano, squadra che guidò allo scudetto nel 2014. Ma il diretto interessato ha chiarito: «C’è stato un contatto – conferma – e sono onorato dell’interesse. Tuttavia, non c’erano le condizioni per un ritorno».
Parole che suonano come un rifiuto ponderato, segno di una volontà di attendere la proposta giusta, in linea con le sue ambizioni tecniche e progettuali.
Nazionale? «Solo chiacchiere»
Tra le voci più insistenti sul futuro del coach grossetano, anche quella che lo vorrebbe in predicato per la panchina della Nazionale italiana dopo EuroBasket, nel caso di addio di Gianmarco Pozzecco. Ma Banchi taglia corto: «La Nazionale? Solo chiacchiere». Una smentita netta, che lascia intendere come al momento non ci siano sviluppi concreti.
«Cerco un progetto stimolante e ambizioso»
Pur lasciando intendere apertura a nuove sfide, Banchi non ha fretta: «Cerco qualcosa di stimolante – dichiara – un contesto che mi consenta di esprimere la mia filosofia di gioco. Anche se dovessi salire sul treno in corsa, voglio farlo in un ambiente ambizioso e solido. Devo comunque valutare con attenzione».
Parole che rispecchiano il profilo di un allenatore esperto, ma sempre alla ricerca di motivazioni vere, capace di accettare anche progetti complessi, ma con basi solide e margini di crescita.
Un tecnico richiesto, ma esigente
Dopo aver guidato con successo squadre in Italia e all’estero – da Siena a Milano, da Bamberg a Strasburgo, fino alla Nazionale lettone – Luca Banchi è oggi considerato uno dei migliori tecnici europei. L’esperienza all’Efes ha confermato la sua capacità di lavorare sotto pressione, ottenere risultati in tempi brevi e valorizzare il collettivo.
Il futuro resta un’incognita, ma una cosa è certa: Banchi non cerca un impiego, ma una sfida. E quando arriverà, sarà pronto a coglierla con lucidità e determinazione.