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La contestazione dei tifosi rossoneri si intensifica: striscioni, cori e un esodo dallo stadio segnano la fine della stagione.

La protesta prende forma: da Casa Milan a San Siro

Nel pomeriggio del 24 maggio 2025, oltre 5.000 tifosi del Milan si sono radunati davanti a Casa Milan per esprimere il loro dissenso nei confronti della gestione del club da parte di RedBird Capital Partners. Striscioni con messaggi come «Singer, Cardinale, Furlani, Scaroni, Ibra, Moncada: andate tutti via, liberate il Milan da questa agonia» . Sono stati esposti, evidenziando il malcontento verso la dirigenza.

Successivamente, i tifosi hanno marciato verso lo stadio San Siro, dove si è svolta l’ultima partita della stagione contro il Monza. All’interno dello stadio, la Curva Sud ha organizzato una coreografia umana formando la scritta “Go Home”, rivolta all’attuale proprietà.

Un gesto simbolico: l’abbandono della Curva Sud

Al 15° minuto della partita, come annunciato, la Curva Sud ha lasciato gli spalti al grido di «Tutti a casa», proseguendo la protesta all’esterno dello stadio con cori contro Gerry Cardinale, Paolo Scaroni e Giorgio Furlani. Questa azione ha evidenziato la profonda frattura tra la tifoseria e la dirigenza del club.

Le richieste dei tifosi: un ritorno alle origini

Durante la protesta, i tifosi hanno invocato il ritorno di Paolo Maldini, ex direttore tecnico del club, esprimendo nostalgia per i tempi in cui il Milan era guidato da figure storiche. Cori come «C’è solo un presidente» in riferimento a Silvio Berlusconi sono stati intonati, sottolineando il desiderio di un ritorno ai valori tradizionali del club.

La risposta della dirigenza

Il CEO del Milan, Giorgio Furlani, ha riconosciuto la delusione dei tifosi, dichiarando: «Tra i tifosi c’è grande rabbia e rammarico, sentimenti che abbiamo anche noi. Oggi si chiude l’annata, da domani ricominceremo subito in vista della prossima stagione».