
Milan direttore sportivo Paratici
Una trattativa in stallo
Il Milan ha recentemente intensificato i contatti con Fabio Paratici per affidargli il ruolo di direttore sportivo. Tuttavia, nonostante gli incontri avvenuti fino a ieri sera, l’accordo definitivo non è stato raggiunto. Sono emerse complicazioni legate all’inibizione di Paratici fino all’11 luglio, derivante dall’inchiesta sulle plusvalenze.
Limitazioni operative e rischi regolamentari
L’articolo 9 del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC impone restrizioni significative ai dirigenti inibiti. Nel caso di Paratici, ciò comporterebbe l’impossibilità di rappresentare il club in attività sportive, partecipare a riunioni con tesserati o agenti, e accedere agli spogliatoi. Queste limitazioni ridurrebbero drasticamente la sua operatività fino alla scadenza dell’inibizione.
Inoltre, qualsiasi violazione di queste restrizioni potrebbe comportare ulteriori sanzioni per Paratici e responsabilità oggettiva per il Milan, esponendo il club a potenziali procedimenti disciplinari.
Riconsiderazioni strategiche del Milan
Alla luce di queste complicazioni, la dirigenza rossonera sta valutando alternative per il ruolo di direttore sportivo. Il Milan avrebbe deciso di interrompere la trattativa con Paratici e di esplorare altre opzioni per evitare rischi e garantire una piena operatività nella gestione sportiva.
Prospettive future
Il Milan è determinato a individuare un direttore sportivo che possa operare senza restrizioni e contribuire efficacemente alla pianificazione strategica del club. La ricerca prosegue con l’obiettivo di garantire una gestione sportiva solida e conforme alle normative vigenti.
Conclusione
La trattativa tra il Milan e Fabio Paratici sembra essersi arenata a causa delle restrizioni legali che limiterebbero l’operatività del dirigente. Il club rossonero, consapevole dei rischi associati, sta ora esplorando altre opzioni per il ruolo di direttore sportivo, con l’obiettivo di assicurare una gestione efficace e conforme alle normative.