
Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha preso parte all’evento «Il Foglio a San Siro», offrendo una panoramica articolata sui temi più caldi dell’universo rossonero: dalla ricerca di un nuovo direttore sportivo al futuro impianto, passando per il ruolo di Zlatan Ibrahimović e la questione legata agli ultras. Un intervento che chiarisce la strategia del club per i prossimi mesi, con obiettivi chiari e un messaggio forte ai tifosi.
Nuovo direttore sportivo, obiettivo rafforzare l’area tecnica
Il Milan sta lavorando con discrezione alla scelta di un nuovo direttore sportivo, figura ritenuta centrale per potenziare la struttura tecnica e accompagnare la crescita del club.
«Ci stiamo guardando intorno per rafforzare il nostro team – ha spiegato Scaroni – nulla è ancora stato deciso, ma la scelta arriverà nelle prossime settimane.»
La ricerca del nuovo direttore sportivo è uno dei temi cruciali sul tavolo di RedBird, che punta a consolidare un progetto di lungo periodo con al centro la valorizzazione dei giovani talenti.
Ibrahimović resta centrale nel progetto RedBird
Nonostante le voci su possibili frizioni interne, Scaroni ha voluto smentire ogni ipotesi di tensione tra Ibrahimović e l’amministratore delegato Furlani.
«Zlatan è un valore aggiunto per il Milan e per RedBird. È stato un campione straordinario e lo è anche nel suo nuovo ruolo. I rapporti con Furlani? Eccellenti.»
Il carisma di Ibrahimović è considerato strategico per la crescita del brand rossonero, anche fuori dal campo.
Il nuovo stadio di San Siro si farà?
Altro tema centrale è il futuro del nuovo stadio. Scaroni ha confermato che il progetto di costruzione di un nuovo impianto a San Siro è tornato sul tavolo con un coinvolgimento attivo dell’amministrazione comunale.
«Oggi siamo tornati al punto di partenza: costruire un nuovo stadio a San Siro, continuando nel frattempo a giocare al Meazza. Ora il Comune di Milano è pienamente coinvolto. Siamo più ottimisti: darei ben oltre il 50% di possibilità di concludere il progetto.»
Il nuovo stadio non sarà solo un impianto sportivo moderno, ma un vero e proprio simbolo della rinascita del calcio milanese e un driver economico per l’intera area metropolitana.
Una stagione tra luci e ombre, ma non da dimenticare
Scaroni ha anche offerto la sua lettura della stagione in corso, riconoscendo le difficoltà ma rivendicando anche i meriti.
«Non parlerei di stagione totalmente negativa – ha sottolineato – abbiamo vinto la Supercoppa e alcuni nuovi acquisti si sono rivelati molto validi. Essere attivi sul mercato non significa necessariamente avere successo: serve equilibrio.»
Il presidente ha poi ribadito l’intenzione di puntare su giocatori giovani, capaci di dare continuità al progetto sportivo.
Il sostegno dei tifosi, una certezza per il club
Nonostante i risultati altalenanti, il pubblico rossonero ha continuato a sostenere la squadra con passione. Un fattore che Scaroni non ha mancato di sottolineare:
«I tifosi sono sempre al centro della nostra attenzione. Averli al nostro fianco, anche in questa stagione, dimostra la loro straordinaria resilienza. Ci sostengono anche nei momenti difficili.»
In un momento storico in cui il rapporto tra club e tifosi è spesso fragile, il Milan può contare su una base solida e appassionata.
Sicurezza negli stadi, serve un cambio di passo
Un altro passaggio importante ha riguardato la questione ultras e violenza negli stadi. Scaroni ha parlato senza mezzi termini:
«È un problema che riguarda noi, l’Inter e anche altri club. Ma la magistratura si è giustamente concentrata su Milano. Noi ringraziamo per questo lavoro, perché serve fare pulizia.»
Scaroni ha aggiunto che si stanno studiando soluzioni innovative per garantire l’accesso solo a chi rispetta le regole.
«Con il nuovo stadio avremo uno spartiacque epocale, come accaduto in Inghilterra»