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Rugby, e se le Zebre giocassero a Milano?

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La Federazione Italiana Rugby sta valutando il futuro delle Zebre Rugby. Tra le città candidate, Milano potrebbe diventare la nuova casa della franchigia.

Il futuro delle Zebre: una decisione cruciale per la FIR

Il presidente della Federazione Italiana Rugby, Andrea Duodo, ha recentemente dichiarato che le Zebre Rugby, franchigia attualmente con sede a Parma, rappresentano un costo troppo elevato per la federazione. La possibilità di trasferire la squadra in un’altra città, come Milano, Padova o Roma, è sul tavolo.

Le difficoltà economiche della federazione

Duodo ha evidenziato il grave deficit economico della FIR: «Nel 2024 chiuderemo con un passivo stimato di dieci milioni di euro. È essenziale riequilibrare i conti e ridurre gli sprechi». Una delle soluzioni proposte è la cessione parziale o totale delle Zebre a investitori privati, con l’obiettivo di renderle sostenibili entro la stagione 2025-26.

Milano, con le sue infrastrutture e il potenziale pubblico, potrebbe rappresentare una scelta strategica per rilanciare la squadra, sia sul piano sportivo che commerciale.

Perché Milano è una candidata ideale

Un mercato sportivo in espansione

Milano è una città con una lunga tradizione sportiva, sede di importanti club di calcio e basket. L’arrivo delle Zebre potrebbe arricchire ulteriormente l’offerta sportiva della città, attirando nuovi appassionati e stimolando l’interesse per il rugby in una delle metropoli più dinamiche d’Italia.

Infrastrutture e visibilità

La città dispone di strutture moderne e facilmente accessibili, come lo Stadio Giuriati, recentemente ristrutturato, o lo Stadio Breda, che potrebbe ospitare le partite delle Zebre. Inoltre, Milano offre un palcoscenico mediatico di primo livello, ideale per aumentare la visibilità della franchigia e del rugby italiano.

L’impatto sportivo e commerciale

Un trampolino per il rugby italiano

La presenza delle Zebre a Milano potrebbe contribuire a sviluppare il rugby di base, uno degli obiettivi dichiarati di Duodo. La federazione, infatti, punta a rilanciare il movimento rugbistico italiano, coinvolgendo sempre più giovani e aumentando il numero di praticanti.

Sostenibilità economica

Milano, grazie alla sua capacità di attrarre sponsor e investimenti, potrebbe garantire una maggiore sostenibilità economica per le Zebre. Duodo ha sottolineato l’importanza di ridurre il budget federale destinato alla franchigia dagli attuali sette milioni di euro a meno di cinque, senza compromettere la produzione di atleti per la nazionale.

Le alternative: Parma, Roma e Padova

Parma: una continuità territoriale

Il sindaco di Parma, Michele Guerra, ha ribadito l’importanza di mantenere la squadra in Emilia-Romagna: «Non possiamo disperdere ciò che è stato costruito negli anni sul territorio». Tuttavia, la solidità economica della proposta emiliana resta un’incognita.

Roma e Padova

Anche Roma e Padova hanno avanzato candidature. La capitale potrebbe sfruttare il suo ruolo di centro nevralgico del rugby italiano, mentre Padova vanta una forte tradizione rugbistica e un pubblico consolidato.

Il processo decisionale

Tempistiche e criteri

Le candidature dovranno essere presentate entro il 15 gennaio, e il Consiglio FIR si riunirà il 7 febbraio per valutare le proposte. «Se non saremo convinti della sostenibilità, continueremo a gestire le Zebre come proprietari al 100%, ma con un budget ridotto», ha dichiarato Duodo.

Conclusioni

Il trasferimento delle Zebre a Milano rappresenterebbe una svolta storica per il rugby italiano. La città offre opportunità uniche per rilanciare la franchigia e contribuire alla crescita del movimento rugbistico nazionale. Tuttavia, la decisione finale dipenderà dalla solidità economica e dalla sostenibilità delle proposte ricevute.

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