
Feyenoord Inter Champions League
Feyenoord Inter Champions League, la squadra di Inzaghi domina con un gol per tempo. Zielinski fallisce il rigore del possibile 3-0. Difesa nerazzurra solida, attacco letale.
Analisi della partita
L’Inter compie un passo deciso verso i quarti di finale di Champions League, imponendosi per 2-0 sul campo del Feyenoord. La partita, disputata al De Kuip di Rotterdam, ha visto i nerazzurri prevalere grazie alle reti di Marcus Thuram e Lautaro Martínez. Nonostante alcune assenze importanti, la squadra di Simone Inzaghi ha dimostrato maturità e solidità, gestendo con autorità le fasi cruciali del match.
Primo tempo: equilibrio e zampata di Thuram
La gara inizia con un Feyenoord aggressivo, deciso a sfruttare il fattore campo. Nei primi minuti, i padroni di casa cercano di imporre il loro ritmo, ma la difesa interista, guidata da un impeccabile Stefan de Vrij, resiste con ordine. L’Inter, dal canto suo, attende pazientemente l’occasione giusta per colpire in contropiede.
Al 38′, la svolta: Nicolò Barella, con una precisa imbucata, serve Thuram che, con un elegante tocco sotto, supera il portiere avversario, portando in vantaggio i nerazzurri. Un gol che spezza l’equilibrio e indirizza la partita sui binari preferiti dall’Inter.
Secondo tempo: Lautaro raddoppia, Zielinski spreca
Nella ripresa, l’Inter scende in campo con la stessa determinazione. Al 50′, Lautaro Martínez firma il raddoppio con un destro preciso dal limite dell’area, coronando una prestazione maiuscola. Con questo gol, l’argentino diventa il miglior marcatore dell’Inter nella storia della Champions League, superando una leggenda come Sandro Mazzola.
Al 65′, l’Inter ha l’occasione per chiudere definitivamente i conti: l’arbitro assegna un calcio di rigore per un fallo su Thuram. Dal dischetto si presenta Piotr Zielinski, ma il suo tiro viene neutralizzato dal portiere del Feyenoord, Timon Wellenreuther, che mantiene vive le flebili speranze dei suoi.
La solidità difensiva: un marchio di fabbrica
Uno degli aspetti più rilevanti della prestazione interista è stata la solidità difensiva. La coppia centrale, composta da De Vrij e Francesco Acerbi, ha annullato le iniziative offensive del Feyenoord, garantendo sicurezza al reparto arretrato. Anche gli esterni, Denzel Dumfries e Alessandro Bastoni, hanno offerto un contributo fondamentale sia in fase difensiva che offensiva.
Le pagelle dell’Inter
- Josep Martínez: 6,5 – Attento nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa, trasmette sicurezza al reparto.
- Benjamin Pavard: 6,5 – Prestazione solida, limita le avanzate degli esterni avversari e si propone in fase offensiva.
- Stefan de Vrij: 7 – Leader difensivo, anticipa e neutralizza le azioni pericolose del Feyenoord.
- Francesco Acerbi: 6,5 – Esperienza e tempismo negli interventi, garantisce stabilità al reparto.
- Denzel Dumfries: 7 – Instancabile sulla fascia destra, crea superiorità numerica e copre con efficacia.
- Nicolò Barella: 7,5 – Assist decisivo per il primo gol, dinamismo e qualità in mezzo al campo.
- Kristjan Asllani: 6,5 – Gestisce con intelligenza i tempi di gioco, offrendo equilibrio alla squadra.
- Piotr Zielinski: 6 – Fornisce l’assist per il secondo gol, ma l’errore dal dischetto macchia parzialmente la sua prestazione.
- Alessandro Bastoni: 7 – Adattato sulla fascia sinistra, offre una prova convincente sia in fase difensiva che di spinta.
- Lautaro Martínez: 8 – Gol e prestazione da leader, trascina la squadra con grinta e qualità.
- Marcus Thuram: 7,5 – Sblocca il match con un gol di classe e si procura il rigore, dimostrando grande determinazione.
Le pagelle del Feyenoord
- Timon Wellenreuther: 7 – Evita un passivo più pesante parando il rigore e compiendo altri interventi decisivi.
- Jeyland Mitchell: 5,5 – Soffre le incursioni di Dumfries, serata difficile.
- Thomas Beelen: 5 – Si perde Thuram in occasione del primo gol, mostrando incertezze difensive.
- David Hancko: 6 – Il migliore del reparto arretrato, cerca di arginare le offensive nerazzurre.
- Hugo Bueno: 5 – In difficoltà contro la velocità degli attaccanti interisti, offre poco in fase offensiva.
- Jakub Moder: 5,5 – Fatica a imporre il suo gioco in mezzo al campo, spesso in ritardo nelle chiusure.
- Gijs Smal: 5 – Non riesce a incidere in mezzo al campo, spesso fuori posizione e poco efficace nelle transizioni difensive.
- Igor Paixao: 5,5 – Parte bene, cercando di mettere in difficoltà la retroguardia interista, ma viene neutralizzato con il passare dei minuti.
- Anis Hadj Moussa: 5,5 – Come il resto dell’attacco olandese, parte con entusiasmo ma si spegne dopo il vantaggio nerazzurro.
- Julian Carranza: 5 – Totalmente annullato da De Vrij, non trova mai lo spazio per rendersi pericoloso. Dal 59’Ayase Ueda: 6 – Entra con maggiore vivacità, ma non basta per riaprire il match.
- Ibrahim Osman: 6 – Il più vivace dei suoi nel primo tempo, prova a impensierire Martínez con qualche spunto, ma cala nella ripresa.
- All. Robin van Persie: 6 – Fa il possibile con una squadra in piena emergenza, ma l’Inter è troppo superiore. Il suo piano iniziale regge fino al gol di Thuram, poi il Feyenoord perde compattezza.
Inter a un passo dai quarti: una prova di maturità
L’Inter esce dal De Kuip con la consapevolezza di essere una squadra solida e cinica. Pur senza brillare, i nerazzurri hanno gestito il match con esperienza, soffrendo nei momenti giusti e colpendo con chirurgica precisione. La difesa si conferma un muro invalicabile, mentre l’attacco, guidato dalla coppia Thuram-Lautaro, si dimostra letale.
Ora l’Inter potrà affrontare il ritorno con un vantaggio importante e la fiducia di chi punta in alto. Con un piede e mezzo ai quarti, i nerazzurri possono sognare in grande.