Un impianto all’avanguardia a emissioni zero che promuove il rugby e l’inclusione. Sarà operativo dal 2025 con il sostegno del Pnrr e del Comune.
Un progetto unico nel panorama italiano
Cernusco sul Naviglio si prepara a diventare il nuovo punto di riferimento per il rugby italiano grazie a un impianto all’avanguardia, in costruzione in via Buonarroti. Il progetto, che sarà completato nel 2025, si estenderà su una superficie di 1.300 metri quadrati e ospiterà un campo regolamentare da 96×70 metri per i campionati, oltre a un’area dedicata agli allenamenti.
Finanziato con 3,35 milioni di euro dal Pnrr e 1,5 milioni stanziati dal Comune, l’impianto è il primo in Italia voluto dalla Federazione Italiana Rugby con standard Nzeb (Nearly Zero Energy Building), garantendo emissioni zero e un’efficienza energetica senza pari.
Un’eredità di Cernusco Città Europea dello Sport
La vittoria di Cernusco in una selezione che ha visto competere oltre 70 progetti a livello nazionale non è casuale. Il riconoscimento di Città Europea dello Sport ha contribuito a consolidare il prestigio della proposta, supportata da una società locale che vanta 400 tesserati e un forte impegno nell’inclusione sociale e nell’avvio allo sport.
«Questo progetto rappresenta un esempio di come lo sport possa essere un motore di sviluppo e integrazione», ha dichiarato un rappresentante del Comune.
Caratteristiche innovative della struttura
Il complesso si distingue per due elementi fondamentali: assenza di barriere architettoniche e elevata efficienza energetica. Sarà dotato di:
- Un campo sintetico regolamentare per gare ufficiali.
- Un secondo campo per allenamenti e partite giovanili.
- Un edificio orizzontale con spogliatoi, palestra, una clubhouse con punto ristoro e una sala polifunzionale.
- Una terrazza panoramica di 400 metri quadrati con vetrate che offriranno una vista esclusiva sulle partite.
Inclusione e promozione del rugby
Il nuovo impianto non sarà solo un luogo di sport, ma anche un centro di aggregazione sociale. Tra le iniziative previste, la creazione di un doposcuola a bordo campo, pensato per coinvolgere le famiglie e le realtà no-profit locali. «Vogliamo che questo spazio sia aperto a tutti e diventi un simbolo di inclusione e partecipazione», ha spiegato il Comune.
L’impegno della Federazione Italiana Rugby
Anche la Federazione ha sottolineato l’importanza del progetto: «È raro che un’amministrazione comunale si assuma un impegno di questa portata. La scelta di Cernusco sul Naviglio si basa su un’idea forte, sostenuta da un investimento economico significativo».
Il sogno condiviso? Portare il rugby italiano a vincere il Sei Nazioni e aumentare il gradimento della disciplina tra gli italiani.
Sportium e la visione futuristica dell’impianto
A occuparsi della realizzazione è Sportium, società del Gruppo Progetto Cmr International, leader nella progettazione di impianti sportivi di ultima generazione. «La struttura è pensata per durare nel tempo e rappresentare un modello per il futuro degli impianti sportivi in Italia», ha commentato il team di progettazione.
Conclusione
Cernusco sul Naviglio si appresta a scrivere un nuovo capitolo nella storia dello sport italiano, offrendo un impianto moderno, sostenibile e inclusivo. Un esempio virtuoso di come lo sport possa essere una leva per la crescita sociale e culturale di una comunità.