
Milan Crisi 2025
La recente eliminazione dalla Champions League e la sconfitta per 2-1 contro il Torino mettono in luce le gravi difficoltà del Milan, tra errori individuali, scelte tecniche discutibili e una dirigenza sotto accusa.
Un’altra sconfitta amara
Il Milan continua a collezionare risultati negativi, aggravando una crisi che sembra non avere fine. Dopo l’uscita prematura dalla Champions League per mano del Feyenoord, i rossoneri sono stati battuti dal Torino in una partita caratterizzata da errori difensivi e occasioni sprecate.
Errori individuali decisivi
La partita è iniziata nel peggiore dei modi per il Milan. Al 5° minuto, un maldestro tentativo di rinvio del portiere Mike Maignan ha colpito il difensore Malick Thiaw, causando un’autorete che ha portato in vantaggio il Torino. Questo episodio ha evidenziato le insicurezze difensive della squadra.
Nonostante l’opportunità di pareggiare al 32° minuto con un calcio di rigore, Christian Pulisic si è fatto ipnotizzare dal portiere avversario Vanja Milinković-Savić, che ha parato il tiro dagli undici metri. Questo errore ha ulteriormente demoralizzato la squadra, già in difficoltà.
Problemi tattici e scelte discutibili
Il tecnico Sergio Conceição è finito nel mirino della critica per le sue scelte tattiche. La decisione di schierare contemporaneamente tutti i principali attaccanti (Leão, João Félix, Pulisic e Giménez) ha reso la squadra sbilanciata e vulnerabile in fase difensiva. Inoltre, la sostituzione di Leão all’intervallo ha sollevato ulteriori dubbi sulla gestione della rosa.
Centrocampo in affanno
La coppia di centrocampo composta da Musah e Reijnders ha mostrato evidenti limiti. Musah, ammonito nei primi minuti, ha faticato a gestire il ruolo di mediano, mentre Reijnders, pur segnando il momentaneo pareggio al 74° minuto, non è riuscito a garantire equilibrio tra fase offensiva e difensiva.
Dirigenza sotto accusa
Le scelte della dirigenza rossonera sono oggetto di pesanti critiche. Dopo la vittoria dello scudetto, la decisione di rivoluzionare la squadra anziché consolidarla con innesti mirati ha portato a una rosa con evidenti lacune, soprattutto a centrocampo. Inoltre, il cambio di allenatore e una campagna acquisti invernale poco incisiva hanno contribuito all’attuale crisi.
Mancanza di identità e spirito di squadra
Oltre ai problemi tecnici e tattici, il Milan sembra aver perso lo spirito di appartenenza e la determinazione che lo caratterizzavano. La mancanza di coesione e motivazione è evidente in campo, e l’assenza di leader carismatici si fa sentire in momenti di difficoltà.
Prospettive future
Con il quarto posto sempre più distante, il Milan deve affrontare una profonda riflessione interna. È necessario un cambio di rotta deciso, che coinvolga giocatori, staff tecnico e dirigenza, per ritrovare competitività e riconquistare la fiducia dei tifosi.