Dal 3 all’8 giugno, la prima edizione del festival accende Milano con film, musica e cultura diffusa: oltre 110 titoli, due concorsi internazionali, eventi gratuiti e ospiti di primo piano
Un nuovo festival per una nuova visione culturale
La cultura audiovisiva ha un nuovo epicentro: si chiama Milano Film Fest e debutta nel cuore della città dal 3 all’8 giugno 2025 con la direzione artistica di Claudio Santamaria. Il festival si impone sin da subito come uno dei progetti culturali più ambiziosi dell’anno: una piattaforma che fonde cinema, serie tv, fotografia e musica in un linguaggio trasversale, dinamico e profondamente urbano. Non solo proiezioni in sala, ma anche esperienze all’aperto, eventi speciali, incontri con protagonisti del settore, masterclass e momenti musicali, in un programma che coinvolge oltre 100 film, decine di location cittadine e due prestigiose giurie internazionali.
Un evento che trasforma la città in un palcoscenico cinematografico diffuso
Il Piccolo Teatro Strehler, il Cinema Anteo, il Castello Sforzesco, insieme a cortili, giardini e piazze della città, saranno la cornice di una manifestazione che unisce cinema e cittadinanza, portando il grande schermo nei luoghi della vita quotidiana. La sezione Scintille, vero simbolo dell’anima popolare e partecipativa del festival, prevede 18 proiezioni gratuite nei quartieri dei nove municipi di Milano, con titoli come Palazzina Laf o Jannacci – Vengo anch’io, arricchite da incontri con ospiti speciali.
Due concorsi internazionali per scoprire il futuro del cinema
I concorsi di lungometraggi e cortometraggi sono il cuore pulsante del festival. La giuria dei lunghi è capitanata da James Franco, affiancato da Margherita Buy, Francesco Di Leva, Isabella Ragonese e Claudio Giovannesi. Per i corti, a guidare il panel sarà Valentina Lodovini, con Paola Randi, Luca Bigazzi, Romana Maggiora Vergano e Luca Lucini.
Tra i film in gara, spiccano Ancestral Visions of the Future di Lemohang Mosese, Blazing Fists di Takashi Miike, Bolerodi Anne Fontaine e Girls on Wire di Vivian Qu. Una selezione che incrocia cinema d’autore, visioni sperimentali e tematiche sociali, offrendo uno spaccato delle urgenze e dei linguaggi del nostro tempo.
Omaggi, eventi, serialità: un racconto a tutto tondo
Il programma si arricchisce con proiezioni-evento fuori concorso. Tra queste: Mani nude con Alessandro Gassmann, il documentario Vai Bello! con J-Ax e Dj Jad, Buonanotte a Teheran del regista iraniano Ali Ahmadzadeh e Monsieur Aznavour, biopic sull’icona della chanson française. Da segnalare anche l’anteprima di Francesca e Giovanni, tributo a Falcone e Morvillo firmato da Ricky Tognazzi e Simona Izzo, e il docufilm Due di noi sul tumore al seno metastatico.
Nel giorno di apertura, il festival celebra i 90 anni dalla nascita di Enzo Jannacci, culminando in un evento commemorativo l’8 giugno al Piccolo Teatro, con la partecipazione di Paolo Jannacci, Cochi Ponzoni, Gino & Michele e molti altri.
Un festival che guarda avanti: Industry, Academy e nuovi linguaggi
Il Milano Film Fest non si limita alla celebrazione: guarda al futuro. L’area Industry, realizzata in collaborazione con Netflix, Sky, Amazon, Rai Fiction e Lombardia Film Commission, ospita panel e ricerche dedicate al lavoro e alla formazione nel settore audiovisivo, coinvolgendo i principali stakeholder dell’industria. Attesi ospiti come Luisa Cotta Ramosino, Leonardo Ferrara, Minnie Ferrara, Caterina D’Amico, Francesco Piccolo e Cristina Comencini.
In parallelo, l’Academy offre agli studenti workshop, casting e incontri con accademie e scuole di cinema come IED, NABA, IULM, Scuola Mohole, Scuola Holden, con un palinsesto che include anche attività per i bambini. Il festival si propone così come luogo di apprendimento e sperimentazione, investendo su nuove generazioni di narratori.
Musica, fotografia e intelligenza artificiale
La musica è protagonista con Manuel Agnelli, curatore della rassegna Carne Fresca, che porta sul palco ogni sera band emergenti, restituendo a Milano il ruolo di laboratorio musicale. Agnelli stesso aprirà la prima serata, confermando il carattere controcorrente del festival.
La sezione Fotografia ospita il lavoro di Alex Majoli (Magnum Photos), Gianni Berengo Gardin e la mostra Framers di Perimetro, dove le immagini si trasformano in narrazioni multimediali. Infine, RED-EYE – AI Curated Visions esplora l’intersezione tra arte, cinema e intelligenza artificiale, portando ogni sera in piazza un artista visionario selezionato da Gloria Maria Cappelletti.
Parola al direttore artistico
«Vogliamo che ogni angolo della città diventi un possibile schermo, che ogni spettatore si senta parte attiva – ha dichiarato Claudio Santamaria –. Il cinema è un atto collettivo, capace di creare legami, confronto e immaginazione. In ogni quartiere può nascere una scintilla di futuro».
Milano Film Fest 2025: un festival che lascia il segno
Con la promessa di valorizzare il talento, unire comunità e innovare i linguaggi visivi, il Milano Film Fest si presenta come una piattaforma ambiziosa, capace di rendere la cultura accessibile e partecipata. Un festival che racconta Milano e da Milano guarda al mondo.
Hanno collaborato Jacopo Guadagni ed Edoardo Fratangeli