Il 2025 del Sanga si apre nel migliore dei modi con una vittoria dal sapore di playoff contro la capolista Costa Masnaga. Le ragazze di coach Pinotti, già qualificate alla Final Eight di Coppa Italia grazie al risultato favorevole di San Giovanni Valdarno su Cagliari, hanno confermato la loro crescita imponendosi per 65-62 in una partita intensa e ricca di emozioni.
Una partenza brillante
Il Sanga parte forte, imponendo subito un ritmo serrato: Moroni apre le danze con una penetrazione vincente e trova poi il bersaglio dall’arco. Costa Masnaga fatica a reagire sotto la pressione difensiva delle padrone di casa. Toffali, protagonista assoluta della serata, guida l’attacco con penetrazioni efficaci e precisione dalla lunetta. Un’altra tripla di Moroni costringe coach Andreoli a fermare il gioco.
Nonostante il timeout, l’inerzia resta saldamente nelle mani della Repower Sanga, che chiude il primo quarto sul 19-10 grazie a una difesa impenetrabile e ai punti di Allievi e Zelnyte.
Secondo quarto equilibrato
La seconda frazione si apre con una tripla di Crowder per Costa Masnaga, ma il Sanga risponde immediatamente con le giocate di Toffalie Allievi. La sfida diventa più intensa: Bonomi si mette in evidenza con canestri dalla media e dalla lunga distanza, mentre Osazuwa lotta nel pitturato, costringendo coach Pinotti a chiamare timeout per riequilibrare la squadra.
Nonostante i tentativi di Costa di rientrare in partita, è ancora Zelnyte a spegnere l’entusiasmo avversario con una tripla. Il secondo quarto si chiude con un punteggio di 40-36, lasciando presagire una seconda metà di gara combattuta.
La ripresa: difesa e ritmo
Il terzo quarto si apre con una tripla di Cicic seguita dalla risposta immediata di Crowder. Entrambe le squadre sembrano accusare la fatica, ma è il Sanga a trovare risorse preziose grazie ai liberi di Allievi e alle giocate di Merisio. La difesa a zona imposta da Pinotti mette in difficoltà le ospiti, mentre Kaczmarczyc prova a mantenere viva Costa Masnaga con la sua presenza dominante sotto canestro.
Il Sanga chiude il quarto in vantaggio 51-42, con un Pala Giordani in visibilio.
Ultimo quarto al cardiopalma
Nell’ultima frazione, le Orange spingono sull’acceleratore con i punti di Cicic e Toffali, ma Costa Masnaga non si arrende: Crowder e Bonomi trovano canestri pesanti dall’arco, riaprendo la partita. A 2:34 dalla fine, il punteggio è sul 62-59, con la tensione alle stelle.
Dopo un timeout decisivo, Kaczmarczyc realizza un canestro cruciale e subisce il quinto fallo di Zelnyte, trasformando il libero aggiuntivo. Negli ultimi possessi, il Sanga difende con intensità e gestisce il cronometro in modo impeccabile. Con un solo punto di vantaggio, Tibè segna un prezioso 1/2 dalla lunetta. Il tentativo finale di Penz si spegne sul ferro, decretando la vittoria del Sanga per 65-62.
Le parole di coach Pinotti
Al termine della partita, un soddisfatto coach Pinotti ha elogiato la prestazione delle sue giocatrici:
«Ce la siamo strameritata e faccio i complimenti alle ragazze che hanno dato l’anima nonostante le rotazioni corte. Siamo stati davanti sin dall’inizio e abbiamo chiuso i quarti “dispari” lasciando rispettivamente 10 e 6 punti a Costa Masnaga: segno che avevamo preparato bene la partita».
Pinotti ha poi sottolineato l’importanza del risultato:
«Abbiamo legittimato la qualificazione alla Coppa contro una squadra forte, reduce da sette vittorie consecutive. Questo dimostra i progressi del nostro lavoro: prendere giocatrici con esperienze diverse e trasformarle in una squadra coesa richiede tempo e impegno, soprattutto in difesa. Oggi, i risultati si sono visti».
Prospettive future
Con questa vittoria, la Repower Sanga si assicura il terzo posto al termine del girone d’andata e può ancora sperare nel secondo, in caso di sconfitta di Empoli contro Selargius. La squadra milanese dimostra di essere una delle realtà più solide del campionato, capace di giocare alla pari contro le migliori formazioni.
L’entusiasmo al Pala Giordani è stato palpabile per tutti i 40 minuti di gioco, segno che il Sanga ha trovato non solo il ritmo giusto in campo, ma anche l’affetto incondizionato dei propri tifosi.