
Pietro Mennea
L’atletica leggera è una delle discipline sportive più popolari in Italia, e la sua storia affonda le radici nei primi anni del Novecento. Milano, cuore pulsante della cultura sportiva nazionale, ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo di questa disciplina. La fondazione della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) e l’emergere delle prime società atletiche sono tappe imprescindibili per comprendere come l’atletica sia diventata parte integrante della tradizione sportiva italiana. In questo articolo ripercorreremo le origini dell’atletica a Milano e in Italia, esplorando i primordi della FIDAL, le prime società sportive e i record italiani che hanno segnato la storia di questo sport.
Storia dell’atletica: la nascita della FIDAL
L’atletica leggera in Italia iniziò a strutturarsi grazie alla Unione Podistica Torinese (UPT), fondata il 4 agosto 1897 a Torino. La UPT, la prima a organizzare manifestazioni podistiche, si evolse nel 1899 in Unione Podistica Italiana (UPI) sotto la presidenza di Mario Luigi Mina. Tuttavia, fu nel 1906 che nacque la Federazione Podistica Italiana (FPI), grazie all’iniziativa de La Gazzetta dello Sport. Nel 1909, la FPI cambiò nome in Federazione Italiana Sports Atletici (FISA). Nel 1924, alcune società si separarono e fondarono l’Unione Italiana Sports Atletici (UISA). La federazione ritrovò l’unità nel 1925, assumendo definitivamente il nome di Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL) nel 1926. La FIDAL fu fondata per promuovere e regolamentare l’atletica, offrendo una struttura organizzativa per gestire gare e campionati italiani. Grazie a questa federazione, l’atletica leggera si sviluppò in tutta Italia, creando una rete di società sportive e promuovendo la diffusione del movimento.
Le prime società di atletica in Italia e a Milano
Le prime società di atletica leggera italiane si svilupparono in modo spontaneo verso la fine del XIX secolo, quando gli appassionati cominciarono a organizzare eventi locali e competizioni. La Società Sportiva Lazio, fondata nel 1900, è considerata la prima società di atletica in Italia. Nel corso degli anni, molte altre società nacquero in diverse città italiane, dando vita a una rete di club che contribuirono alla crescita e alla diffusione di questo sport in tutto il Paese. A Milano, la situazione si sviluppò parallelamente. La Società Ginnastica Milanese Forza e Coraggio, fondata nel 1870, è una delle più antiche di Milano. Include diverse discipline sportive, tra cui atletica, ginnastica, pugilato e tennis. Nata nel 1867 come palestra comunale, la società si costituì ufficialmente nel 1870. Nel 1883, dopo una scissione, assunse il nome di Forza e Coraggio. Negli anni ’20, la sezione femminile di atletica leggera si distinse per il dominio nazionale, con atlete come Amelia Schenone e Bruna Pizzini che conquistarono sedici titoli dal 1923 al 1928. Dopo gli anni d’oro della prima metà del Novecento, la sezione atletica fu riattivata nel 1973.
L’importanza di Milano nello sviluppo dell’atletica
Nel corso del XX secolo, Milano si è confermata come una delle città più importanti per l’atletica leggera in Italia. La città ha ospitato eventi internazionali di grande rilievo, contribuendo alla crescita e alla visibilità di questo sport. Milano ha visto anche nascere e affermarsi numerosi atleti di alto livello che hanno scritto pagine memorabili nella storia dell’atletica italiana.
I record italiani assoluti: imprese che hanno fatto la storia dell’atletica
L’atletica italiana ha sempre avuto un occhio di riguardo per i record assoluti, che rappresentano il massimo risultato raggiungibile in una disciplina. A partire dalle prime competizioni ufficiali, gli atleti italiani hanno lottato per superare i limiti stabiliti, stabilendo una serie di record che ancora oggi vengono ricordati. Nel 1918, il velocista Giorgio Croci segnò un record storico nei 100 metri con un tempo di 10″4, diventando il primo uomo a scendere sotto gli 11 secondi. Successivamente, atleti come Filippo Tortu e Marcell Jacobs hanno continuato a battere i record nazionali. Tortu è stato il primo a correre sotto i 10 secondi con 9″99, mentre Jacobs detiene l’attuale record italiano con 9″80. Entrambi hanno brillato alle Olimpiadi di Tokyo 2020: Tortu ha vinto l’oro nella 4×100 metri insieme a Fausto Desalu, Lorenzo Patta e Jacobs, mentre quest’ultimo ha conquistato il titolo nei 100 metri. Non sono i primi italiani a ottenere successi nella velocità: basti pensare a Pietro Mennea, che nel 1979 stabilì il record dei 200 metri con un tempo di 19″72, un primato europeo che rimase imbattuto per oltre 17 anni e attuale record italiano. Le loro imprese sono un orgoglio per l’atletica italiana.
L’evoluzione dell’atletica leggera in Italia
Oggi, l’atletica leggera italiana continua a essere uno degli sport più seguiti e praticati. Grazie alla sua lunga storia e alla tradizione di successi, l’Italia è riuscita a posizionarsi come una delle nazioni più competitive a livello internazionale. Le nuove generazioni di atleti, supportate dalla FIDAL e dalle numerose società sportive, continuano a cercare nuovi record e a portare in alto il nome del Paese nelle competizioni globali. L’atletica leggera in Italia ha attraversato un lungo percorso di evoluzione, partendo dalle prime competizioni locali e culminando con la partecipazione dei nostri atleti alle principali manifestazioni internazionali. La storia dell’atletica in Italia è anche una storia di passione, impegno e successi che ha avuto Milano come palcoscenico privilegiato.
Storia dell’atletica: una storia senza fine
L’atletica in Italia ha una tradizione ricca e affascinante, che affonda le radici nelle prime competizioni e nelle prime società sportive. La FIDAL, le prime società milanesi e i record assoluti hanno giocato un ruolo fondamentale nella creazione di una cultura atletica solida e rispettata a livello internazionale. Milano, centro vitale per l’atletica italiana, ha ospitato numerosi eventi e ha visto nascere atleti che hanno scritto la storia di questo sport.