Chivu debutta ad Appiano e punta dritto sul Mondiale per Club: strategia, staff e mercato già in fermento
L’avvio dell’era Chivu sulla panchina nerazzurra
Il cambio al timone è ufficiale: Cristian Chivu prende il timone dell’Inter, firmando un contratto biennale fino al 2027, con ingaggio da 2,5 milioni netti a stagione più bonus. Il suo esordio avverrà oggi all’Appiano Gentile, dove dirigerà il primo allenamento e stilerà le prime strategie in vista del imminente Mondiale per Club. L’Inter, reduce da una deludente finale di Champions persa contro il PSG, non ha tempo da perdere per ripartire con convinzione.
Lo staff: competenze e continuità tattica
Chivu ha scelto per il suo team collaboratori esperti. Rientrano Angelo Palombo (già con lui al Parma), Mario Cecchi (dal vecchio staff di Inzaghi), l’ex collaboratore di Mourinho Stefano Rapetti (allenamento atletico), Giovanni Martusciello (vice), e Gianluca Spinelli (preparatori dei portieri). Una squadra tecnica che unisce esperienza e rinnovamento, con continuità nel segno di solide fondamenta.
Primo obiettivo: Mondiale per Club
In agenda c’è già il debutto contro il Monterrey: appuntamento il 17 giugno alle 18:00 locali (03:00 italiane) al Rose Bowl di Los Angeles. Il confronto internazionale sarà una prima verifica diretta per Chivu, un test cruciale per impostare tattiche e compattezza.
Calciomercato: rinforzi mirati
La società, sincronizzata con la proprietà americana, ha già piazzato i primi colpi: Petar Sucic e Luis Henrique sono arrivate per rafforzare centrocampo e fascia. Ma l’attenzione si allarga: i nerazzurri sono sulle tracce di Ange‑Yoan Bonny del Parma, pupillo di Chivu, e monitorano il giovane difensore Giovanni Leoni, classe 2006. L’obiettivo è dare al tecnico rumeno una rosa competitiva in tutti i reparti, in vista di una stagione dove contano risultati immediati.
Il profilo tattico: da Parma a Milano
Chivu è noto per il suo gioco propositivo e per il passaggio dal 3‑5‑2 al 4‑3‑3 già attuato con successo a Parma. Alla guida dei gialloblù, ha salvato la squadra e ottenuto prestazioni positive contro top club. La società punta sulla sua visione e sul desiderio di rilancio tattico, sperando che l’impronta rumena porti nuovi stimoli nel gioco nerazzurro.
Sfide immediate e orizzonti a lungo termine
Il cammino è costellato di incognite: gestire le assenze dei nazionali (da Lautaro a Bastoni) significa affidarsi a giovani del vivaio come i fratelli Esposito, Carboni e Palacios. Il compito di Chivu è equilibrato: risultato nel breve (Mondiale per Club), costruzione nel medio termine (modulo stabile e identità tattica), sviluppo di talenti per il futuro.
Conclusione
Con Chivu stratega in panchina, l’Inter cerca una rinascita totale. Il mix tra rinnovamento, talento e carisma tecnico vuole riportare entusiasmo e competitività. Il calendario stringe, il mercato è vivo, e la risposta più attesa arriverà dal campo… già a Los Angeles.