Cordiano Dagnoni: «Con il professionismo si entra in una nuova dimensione»
Il 14° corso per neoprofessionisti si è svolto a Milano, rappresentando un passo fondamentale per i giovani ciclisti che si affacciano al mondo del professionismo. Organizzato dalla Scuola Tecnici della Federazione Ciclistica Italiana (FCI) in collaborazione con la Lega del Ciclismo Professionistico (LCP) e l’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI), l’evento ha avuto luogo venerdì 29 novembre e ha visto la partecipazione di numerosi talenti emergenti del ciclismo italiano.
Il presidente della FCI, Cordiano Dagnoni, ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza di questo passaggio nella carriera di un atleta: «Con il passaggio al professionismo si entra in una nuova dimensione, in cui il lavoro, l’applicazione, l’impegno e il rispetto delle regole rappresentano i valori portanti». Rivolgendosi ai giovani presenti, ha aggiunto: «Il vostro compito è quello di interpretare questa professione nel modo migliore, per voi stessi, i vostri team e per il bene del ciclismo italiano, di cui siete importanti rappresentanti. Il nostro movimento punta su di voi per tornare ai massimi livelli. Avete il talento e le capacità per farlo e sono certo che lo farete».
Presenze illustri e messaggi di incoraggiamento
All’evento hanno partecipato figure di spicco del ciclismo nazionale, portando il loro sostegno ai neoprofessionisti. Tra questi:
- Cristian Salvato, presidente dell’ACCPI.
- Roberto Pella, presidente della LCP.
- Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia.
- Paolo Bettini, due volte campione del mondo e oro olimpico.
Le loro presenze hanno sottolineato l’importanza di formare adeguatamente le nuove generazioni, garantendo continuità e successo al movimento ciclistico italiano.
I protagonisti del corso: i neoprofessionisti
Il corso ha visto la partecipazione di numerosi atleti pronti a fare il grande salto nel professionismo. Ecco alcuni dei nomi presenti:
- Filippo Cettolin, Santiago Ferraro, Andrea Montagner e Mattia Stenico (VF Group Bardiani CSF Faizanè).
- Jacopo Colladon (Novo Nordisk).
- Ludovico Crescioli e Gabriele Raccagni (Polti Kometa).
- Giosuè Epis (Arkea B&B Hotels).
- Florian Kajamini, Alessandro Romele e Davide Toneatti (Astana Qazaqstan).
- Sergio Meris (TDT Unibet).
- Tommaso Nencini, Andrea Piras, Joann Rolando, Luca Verrando (Corratec Vini Fantini).
- Andrea Raccagni Noviero (Soudal Quick Step).
- Daniel Skerl (Bahrain Victorious).
- Carlotta Cipressi (Human Powered Health).
- Monica Trinca Colonel (Liv AlUla Jayco).
- Sara Fiorin (Ceratizit WNT).
Presenti anche Alessandro Perracchione e Antonio Polga (Novo Nordisk), e Manlio Moro (Movistar), che non avevano potuto partecipare in presenza al corso dell’anno precedente.
L’importanza della formazione nel ciclismo professionistico
Il corso per neoprofessionisti rappresenta un momento cruciale nella carriera di un ciclista. Oltre a fornire le conoscenze necessarie per affrontare le sfide del professionismo, offre un’occasione per riflettere sui valori fondamentali dello sport. Il rispetto delle regole, l’etica professionale e la dedizione sono temi centrali trattati durante l’incontro.
Paolo Bettini, condividendo la sua esperienza, ha enfatizzato come la passione e l’impegno siano essenziali per raggiungere alti livelli: «È fondamentale credere in se stessi e lavorare sodo. Il ciclismo richiede sacrificio, ma le soddisfazioni che può offrire sono immense».
Il sostegno delle istituzioni sportive
La presenza dei massimi rappresentanti delle istituzioni ciclistiche italiane evidenzia l’attenzione rivolta alla crescita dei giovani talenti. Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia, ha sottolineato: «Investire sui giovani è fondamentale per il futuro del nostro sport. Eventi come questo corso sono indispensabili per preparare al meglio i campioni di domani».
Cristian Salvato e Roberto Pella hanno ribadito l’impegno delle rispettive organizzazioni nel supportare gli atleti durante la transizione al professionismo, offrendo strumenti e risorse per affrontare le sfide future.
Il futuro del ciclismo italiano nelle mani dei giovani
Con talenti emergenti e il supporto delle istituzioni, il ciclismo italiano guarda al futuro con ottimismo. Il presidente Dagnoni ha concluso l’incontro con un messaggio di fiducia: «Siamo certi che, con il vostro entusiasmo e la vostra determinazione, riuscirete a riportare il ciclismo italiano ai vertici internazionali. Noi saremo al vostro fianco in questo percorso».
Un momento di condivisione e crescita
Il corso non è stato solo un momento formativo, ma anche un’occasione di confronto tra i giovani atleti e le figure più esperte del settore. Scambi di idee, consigli pratici e aneddoti hanno arricchito la giornata, creando un ambiente stimolante e motivante.
I neoprofessionisti hanno avuto l’opportunità di porre domande, chiarire dubbi e approfondire tematiche fondamentali per la loro carriera. La condivisione di esperienze ha permesso di instaurare un legame tra le diverse generazioni del ciclismo italiano.
Conclusioni: una nuova generazione pronta alla sfida
Il 14° corso per neoprofessionisti ha rappresentato un tassello fondamentale nel percorso di crescita dei giovani ciclisti italiani. Con la formazione ricevuta e l’entusiasmo dimostrato, questi atleti sono pronti ad affrontare le sfide del professionismo, portando avanti la tradizione ciclistica italiana e puntando a nuovi traguardi.
Il sostegno delle istituzioni e dei grandi campioni del passato e del presente sarà un elemento chiave per il loro successo. Il ciclismo italiano si prepara così a scrivere nuove pagine di storia, con una generazione di atleti determinati e ambiziosi.