Thiago Motta possibile allenatore MilanThiago Motta possibile allenatore Milan

Nuovo allenatore Milan. Il club rossonero punta al rilancio con l’ex dirigente della Lazio. In lizza per la guida tecnica anche Thiago Motta, Mancini e Baroni


Tare al Milan: un nuovo corso per tornare protagonisti

Il Milan ha ufficializzato l’ingaggio di Igli Tare come nuovo direttore sportivo, segnando l’inizio di una nuova fase per il club. Dopo una stagione deludente, culminata con l’ottavo posto in Serie A e l’assenza dalle competizioni europee, la dirigenza ha deciso di affidarsi all’esperienza dell’ex dirigente della Lazio per rilanciare il progetto sportivo.

Tare, 51 anni, ha firmato un contratto biennale con opzione per il terzo anno. Durante la sua presentazione, ha dichiarato:

«Entrare a far parte di un club come il Milan è motivo di grande orgoglio e responsabilità. La società conosce la mia grande determinazione e la mia volontà di far bene mettendo tutta la mia esperienza al servizio di un grande club che ha l’obiettivo assoluto di tornare a essere protagonista in Italia e in Europa» .


La scelta del nuovo allenatore: Thiago Motta in pole position

Una delle prime decisioni che Tare dovrà prendere riguarda la nomina del nuovo allenatore. Dopo l’addio di Sergio Conceição, il Milan è alla ricerca di un tecnico capace di guidare la squadra verso nuovi successi. Tra i nomi più accreditati figura quello di Thiago Motta, recentemente esonerato dalla Juventus e attualmente libero.

Motta, noto per il suo approccio tattico moderno e innovativo, era già stato considerato da Tare ai tempi della Lazio prima dell’ingaggio di Maurizio Sarri. La sua filosofia di gioco, incentrata sul possesso palla e sulla costruzione dal basso, potrebbe adattarsi bene alla rosa rossonera.

Oltre a Motta, sono stati accostati al Milan anche Roberto Mancini, attualmente senza squadra, e Marco Baroni, in uscita dalla Lazio dopo una stagione deludente. Tuttavia, la dirigenza sembra orientata verso un profilo giovane e ambizioso, in linea con la volontà di avviare un nuovo ciclo.


Il ruolo di Furlani e la struttura decisionale

Nonostante l’arrivo di Tare, l’amministratore delegato Giorgio Furlani manterrà un ruolo centrale nelle decisioni strategiche del club. Come dichiarato dallo stesso Furlani:

«Siamo felici di accogliere Igli Tare nella famiglia rossonera. La scelta giusta da cui ripartire: competenza, determinazione e valori forti, unite a una solida conoscenza del calcio italiano e una visione internazionale, lo rendono la figura ideale per contribuire al rilancio del club, attraverso lo sviluppo di un progetto sportivo ambizioso» .

Furlani avrà l’ultima parola su qualsiasi decisione in tema di mercato e non solo, garantendo una linea guida coerente con gli obiettivi societari.


Le sfide del mercato estivo

Il Milan si prepara a un’estate intensa sul fronte del mercato. Con l’assenza di introiti derivanti dalle competizioni europee, sarà fondamentale monetizzare dalle cessioni per finanziare nuovi acquisti. Tare dovrà gestire situazioni delicate, come quelle di Pierre Kalulu, Alexis Saelemaekers e Ismael Bennacer, tutti potenziali partenti.

Parallelamente, il club dovrà lavorare sui rinnovi di contratto di giocatori chiave come Mike Maignan e Theo Hernandez, oltre a valutare le posizioni di Luka Jovic e Tammy Abraham. L’obiettivo è costruire una rosa competitiva, in grado di lottare per i vertici della Serie A e tornare protagonista in Europa.


Conclusione

L’arrivo di Igli Tare rappresenta un punto di svolta per il Milan, che punta a rilanciarsi dopo una stagione difficile. La scelta del nuovo allenatore sarà determinante per definire l’identità della squadra e orientare le strategie di mercato. Con Thiago Motta in pole position, il club rossonero potrebbe avviare un nuovo ciclo all’insegna dell’innovazione e della competitività.