
sandro tonali
Il centrocampista del Newcastle si racconta: dalla lotta contro la ludopatia al ritorno in campo, passando per scelte di carriera decisive.
Un percorso di rinascita personale e professionale
Sandro Tonali, talentuoso centrocampista del Newcastle e della Nazionale italiana, ha recentemente condiviso la sua esperienza di vita in un’intervista a La Repubblica. Dopo una squalifica di dieci mesi per scommesse illecite, terminata nell’agosto 2024, Tonali ha intrapreso un profondo percorso di riflessione e cambiamento.
La consapevolezza della dipendenza
Tonali ha ammesso di non aver inizialmente riconosciuto la gravità della sua dipendenza dal gioco d’azzardo: «Credo in realtà di non aver mai avuto la consapevolezza che le scommesse stessero diventando una dipendenza. Quando una persona si ritrova in una situazione del genere, è difficile chiederle se è malata. Ti dirà sempre di no. Anche se sente che non è così.»
La disponibilità economica ha ulteriormente mascherato la serietà del problema: «Nel mio caso, la disponibilità economica non mi ha fatto accorgere della serietà della cosa.»
Il percorso di recupero
Durante la squalifica, Tonali ha dedicato tempo e impegno alla sua riabilitazione, lavorando intensamente con psicologi e psichiatri: «Nei mesi lontano dal campo ho passato tanto tempo con lo psicologo. Il suo lavoro era farmi capire come ci ero caduto.»
Un aspetto cruciale del suo percorso è stato l’allontanamento dal telefono cellulare: «Nell’ultimo anno non l’ho avuto per sei mesi. Certo, ho provato un senso di libertà: la sensazione di essere a posto anche senza.»
L’importanza del supporto e degli incontri significativi
Durante il suo percorso di recupero, Tonali ha partecipato a incontri educativi, condividendo la sua esperienza con giovani atleti e lavoratori. Un episodio toccante si è svolto in una fabbrica di Newcastle: «A Newcastle, in una fabbrica che produce coperture per i tubi del gas nell’oceano, c’è stato chi mi ha detto, a diversi mesi dalla squalifica: “Ho smesso di scommettere per quello che è successo a te”.»
Scelte di carriera e legame con il Milan
Riflettendo sul suo passato, Tonali ha rivelato un retroscena riguardante il suo trasferimento: «Mi è capitato di pensare a quando potevo andare all’Inter. Non l’ho mai accettato: non perché non sia una squadra forte, ma non mi reputavo felice al 100%. La chiamata di Paolo Maldini ha cambiato tutto.»
Questo legame profondo con il Milan ha radici familiari: «Me l’ha trasmesso mio papà, questo legame col Milan. Facevo colazione con la tazza rossonera di Gattuso e quando si è rotta ho costretto mia mamma a sistemarla pezzettino per pezzettino.»
Una nuova prospettiva di vita
Oggi, Sandro Tonali si descrive come una persona rinnovata: «Uno che riesce a parlare con tutti: con chi ha bisogno di aiuto e con chi non ne ha. Una persona più disponibile e generosa. Non più solo dentro il campo.»
La sua storia rappresenta un esempio di come affrontare e superare le avversità, trasformando le sfide personali in opportunità di crescita e consapevolezza.