Una giornata di sport e celebrazione a San Siro: atleti olimpici e paralimpici premiati nel prepartita di Milan-Udinese, accolti da Franco Baresi e salutati dal caloroso applauso dei tifosi.
Il calcio incontra lo spirito olimpico. In occasione del match di Serie A tra Milan e Udinese, lo stadio San Siro ha ospitato una delegazione di atleti olimpici e paralimpici, celebrando i risultati straordinari ottenuti ai Giochi di Parigi 2024. Con 111 medaglie conquistate, di cui 36 ori, l’estate olimpica italiana ha regalato emozioni indimenticabili. Il club rossonero, insieme a Fondazione Milan, ha voluto omaggiare questi campioni, ribadendo l’importanza dei valori dello sport e della perseveranza.
Gli atleti sono stati accolti in campo dal Vice Presidente Onorario di AC Milan, Franco Baresi, ambasciatore di Fondazione Milan, in un momento di condivisione con i tifosi rossoneri, prima di trasferirsi sugli spalti per assistere alla partita.
Franco Baresi: “Un onore celebrare i nostri campioni”
Nel prepartita, Baresi ha salutato con emozione gli atleti, definendoli «un esempio di dedizione e impegno, non solo per i giovani, ma per tutto il Paese. Celebrare qui a San Siro i loro traguardi è un onore, e siamo orgogliosi di supportare chi porta alto il nome dell’Italia nel mondo». Il pubblico ha risposto con un fragoroso applauso, dimostrando quanto il calcio e lo sport possano unire e celebrare i valori comuni di sacrificio, impegno e passione.
Gli atleti protagonisti: successi a Parigi e storie di vittorie
Tra i protagonisti della giornata, spiccano nomi che hanno scritto pagine importanti della storia olimpica e paralimpica. Simone Barlaam, stella del nuoto paralimpico, ha conquistato tre ori a Parigi nei 50 stile libero, nei 100 farfalla e nella staffetta 4×100, aggiungendo anche un argento nei 400 stile libero. «Essere qui a San Siro è un’emozione unica. È bello sentire il calore del pubblico anche fuori dalla piscina», ha dichiarato Barlaam.
Un’altra atleta che ha lasciato il segno è Monica Boggioni, oro nei 50 rana e bronzo nei 100 stile libero e 200 stile libero. «Questa estate ci ha regalato momenti indimenticabili, e ricevere questo riconoscimento in uno stadio iconico come San Siro è davvero speciale», ha aggiunto Boggioni.
L’oro olimpico di Giovanni De Gennaro nella canoa slalom e la medaglia d’argento di Gabriel Soares nel canottaggio sono altre testimonianze del talento e della determinazione che questi atleti portano nel loro sport. De Gennaro, già alla sua terza Olimpiade, ha commentato: «Ogni medaglia ha un significato speciale, ma condividere il successo con il pubblico di San Siro rende tutto ancora più emozionante».
Marco Riva e Pierangelo Santelli: il sostegno delle istituzioni sportive
La delegazione è stata guidata dai presidenti regionali di CONI Lombardia, Marco Riva, e di CIP Lombardia, Pierangelo Santelli, che hanno sottolineato l’importanza di riconoscere e sostenere gli atleti anche dopo i grandi eventi internazionali. «Il nostro impegno non si ferma ai Giochi. Continueremo a lavorare per offrire supporto e opportunità a questi talenti che rappresentano l’Italia nel mondo», ha dichiarato Riva.
Pierangelo Santelli, da parte sua, ha ringraziato Milan e Fondazione Milan per l’attenzione e il rispetto mostrato verso il movimento paralimpico: «Lo sport è uno strumento potentissimo per l’inclusione. Essere qui oggi, fianco a fianco con i nostri atleti, è una testimonianza di come il calcio e lo sport possano creare ponti di solidarietà e rispetto».
Lo sguardo verso il futuro: Los Angeles 2028
Con Parigi 2024 ormai alle spalle, lo sguardo degli atleti è già rivolto alle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi, che si terranno a Los Angeles nel 2028. Franco Baresi ha voluto concludere con un messaggio di incoraggiamento: «Sappiamo che questi campioni continueranno a farci sognare. Li supporteremo sempre, nella speranza di celebrare altre vittorie insieme».
Il club rossonero e Fondazione Milan, impegnati a sostenere i valori dello sport, hanno voluto rendere questa giornata un momento di festa e riconoscimento per chi, attraverso il sacrificio e la determinazione, ha portato l’Italia sul gradino più alto del podio. «Lo sport è una scuola di vita. È fondamentale continuare a supportare i nostri atleti, perché dietro ogni medaglia c’è un viaggio fatto di impegno e perseveranza», ha aggiunto Giovanni Mauri, presidente della Fondazione.