
Movement pills foto sito ufficiale comune di Milano
La sedentarietà è un problema sempre più diffuso, con conseguenze gravi per la salute pubblica. Per contrastare questa tendenza, nasce Movement Pills, un progetto europeo che offre a migliaia di cittadini la possibilità di praticare gratuitamente attività fisica. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Milano e promossa da UISP (Unione Italiana Sport per Tutti), adotta un approccio innovativo: distribuire confezioni simboliche di “pillole di movimento” nelle farmacie, per incentivare l’attività fisica tra chi non l’ha mai praticata o ha difficoltà di accesso allo sport.
Come funziona Movement Pills
Le farmacie diventano punti di accesso allo sport
Da marzo ad aprile, nelle farmacie aderenti di 12 città italiane – Milano, Torino, Perugia, Bolzano, Agrigento, Ascoli Piceno, Foggia-Manfredonia, Grosseto, Reggio Emilia, Padova, Rimini – sarà possibile ritirare gratuitamente una confezione di Pillole di movimento.
Il packaging richiama quello dei medicinali, ma all’interno non ci sono farmaci: il contenuto è un bugiardino informativo che dà diritto a due mesi di attività sportiva gratuita in impianti e palestre convenzionate. L’obiettivo è semplice: far sperimentare alle persone i benefici dello sport, senza barriere economiche o burocratiche.
Un’iniziativa per tutti, senza distinzioni
Il progetto si rivolge principalmente agli adulti dai 18 anni in su, con particolare attenzione a chi conduce una vita sedentaria. Non importa il livello di preparazione o la condizione fisica: Movement Pills propone oltre 100 attività diverse, adattabili alle esigenze di ciascun partecipante.
“In questo modo originale e un po’ autoironico distribuiremo 120mila confezioni di Pillole di movimento, un rimedio naturale per far provare gratuitamente i benefici dell’attività fisica ad altrettante persone che non l’hanno mai potuta praticare” spiega Tiziano Pesce, presidente nazionale UISP. “Il cambiamento non avviene per magia, ma occorrono strumenti e occasioni che facilitino il passaggio dalla sedentarietà a uno stile di vita attivo.”
Salute e inclusione sociale al centro del progetto
Lo sport come strumento di prevenzione
L’inattività fisica è una delle principali cause di malattie croniche come obesità, diabete e patologie cardiovascolari. Il Comune di Milano, attraverso l’assessora Martina Riva, sottolinea l’importanza di progetti come Movement Pills:
“La promozione di stili di vita sani è una delle sfide più urgenti. I dati mostrano un preoccupante aumento dell’obesità, soprattutto tra i giovani. Movement Pills è un’opportunità concreta per avvicinare le persone allo sport in modo accessibile e inclusivo.”
Anche il mondo della ricerca scientifica riconosce il valore dell’attività fisica come terapia preventiva e di supporto per molte malattie. Elia Biganzoli, professore di statistica medica all’Università degli Studi di Milano, spiega:
“L’esercizio fisico è un vero e proprio trattamento terapeutico. Studi scientifici dimostrano che l’attività motoria ha un impatto positivo su patologie oncologiche e croniche, migliorando la qualità della vita.”
Eliminare le barriere di accesso allo sport
Uno degli aspetti più innovativi di Movement Pills è l’attenzione all’inclusione sociale. Spesso, l’accesso allo sport è ostacolato da fattori economici, culturali o logistici. Il progetto mira ad abbattere queste barriere, offrendo attività gratuite e facilmente fruibili.
Secondo i dati UISP, le principali difficoltà per chi non pratica sport riguardano:
- Costi elevati: iscrizioni e abbonamenti spesso rappresentano un ostacolo.
- Mancanza di tempo: impegni lavorativi e familiari riducono le opportunità di allenamento.
- Senso di inadeguatezza: molte persone, soprattutto adulte, temono di non essere all’altezza.
Con un approccio semplice e inclusivo, Movement Pills si propone di cambiare questa percezione e rendere l’attività fisica alla portata di tutti.
Un progetto europeo con una visione a lungo termine
Movement Pills non è solo un’iniziativa locale: il progetto è finanziato dalla Comunità Europea attraverso l’EACEA (European Education and Culture Executive Agency) e coinvolge otto Paesi: Italia, Danimarca, Belgio, Romania, Bulgaria, Grecia, Polonia, Estonia.
L’obiettivo è creare un modello replicabile in altri contesti, trasformando la promozione dello sport in una strategia di salute pubblica accessibile a livello europeo.